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Stagionali. Coldiretti: “Subito il decreto flussi, i raccolti sono già maturi”

L’associazione degli agricoltori chiede a Renzi di autorizzare “con urgenza” l’ ingresso in Italia di 10 mila lavoratori stranieri.  “Serve anche a contrastare l’irregolarità”

Roma –  6 marzo 2014 – La natura è in anticipo, il governo è in ritardo. E così si rischia che mentre frutti e ortaggi maturano nei campi italiani i lavoratori stranieri che dovrebbero raccoglierli sono ancora a migliaia di chilometri di distanza.
A lanciare l’allarme è la Coldiretti, che chiede a Matteo Renzi di firmare “con urgenza” il  decreto flussi per la definizione delle quote di ingresso per lavoro stagionale.

Quel decreto, in realtà è pronto da mesi e prevede 10 mila ingressi. A causa della crisi economica e della presenza di molti disoccupati che potrebbero essere reimpiegati nei campi, il ministero del Lavoro ha programmato un numero di ingressi dall’estero decisamente inferiore rispetto  agli scorsi anni: nel 2013, ad esempio, sono stati 30mila, l’anno precedente 35 mila.

Le associazioni degli agricoltori hanno accettato il ridimensionamento degli ingressi, considerandoli comunque una prima tranche, ma dubitando che qualunque disoccupato sia  in grado di svolgere un lavoro che richiede esperienza. In cambio, hanno chiesto che il decreto arrivasse in anticipo, addirittura entro la fine del 2013. Non è stato così, e il cambio di governo ha aumentato i ritardi. Il testo del decreto flussi non è stato firmato da Enrico Letta, e ora è sul tavolo del nuovo inquilino di Palazzo Chigi.

A peggiorare la situazione, c’è il solito clima “pazzerello”. “L’andamento stagionale anomalo ha anticipato i processi di maturazione nelle campagne con le prossime campagne di raccolta primaverile che rischiano di saltare in assenza dell'indispensabile manodopera extracomunitaria”,  segnala la Coldiretti.

Secondo l’associazione degli agricoltori,  pubblicare al più presto il decreto flussi aiuterebbe a contrastare lavoro nero e sfruttamento.

“Autorizzare le assunzioni in tempi brevi ed attraverso procedure trasparenti, veloci e semplificate, premia la virtuosità delle imprese regolari e viene a costituire, come dimostrato dai fatti, un importante “volano” di legalità sul territorio. Uno strumento di discrimine – conclude Coldiretti – tra la volontà di esercitare attività di impresa in piena legittimità ed un agire irregolare od anche criminale trincerato da scusanti pretestuose quale appunto la mancata o ritardata pubblicazione del decreto sui flussi di ingresso”.

Elvio Pasca

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