Magrini (Coldiretti) "Il testo è pronto, manca la firma". La Cia: "Stringere i tempi" Roma – 9 febbraio 2009 – Sono 80mila gli ingressi per lavoratori stagionali extraue programmati quest’anno dal governo. Il decreto 2009 è tecnicamente già pronto, ma non è stato ancora emanato e il ritardo sta mettendo in difficoltà il mondo dell’agricoltura.
“Il testo è già scritto . Autorizza 80mila ingressi, abbastanza per rispondere alla domanda di manodopera stagionale. Ora serve la firma del presidente del presidente del Consiglio, poi andrà alla Corte dei conti e infine in Gazzetta Ufficiale” spiega a Stranieriinitalia.it Romano Magrini, responsabile delle politiche del Lavoro della Coldiretti.
Stando alle anticipazioni, anche quest’anno i datori di lavoro dovranno presentare le domande d’assunzione via internet, da soli o rivolgendosi alle associazioni di categoria. “Però potranno farlo solo dopo la pubblicazione del decreto flussi, sarebbe meglio quindi velocizzarne l’iter. Non dimentichiamo – sottolinea Magrini – che oltre il 50% della manodopera in agricoltura arriva da Paesi extraue, e interi settori dipendono dai lavoratori immigrati, dalla raccolta di ortaggi e frutta all’allevamento”.
Stamattina, anche il presidente della Confederazione Italiana Agricoltori Giuseppe Politi ha scritto al ministro del Welfare Maurizio Sacconi sollecitando l’emanazione del decreto.
"Il ritardo nell’emanazione del decreto è preoccupante, –ribadisce Politi – poiché la programmazione dei flussi rappresenta una scadenza fondamentale per poter organizzare le attività stagionali del settore agricolo, alcune delle quali imminenti", come ad esempio la raccolta delle fragole.
Il presidente della Cia segnala anche i tempi troppo lenti per l’esame delle domande. "Ritardi – fa notare Politi – che comportano per le aziende attese molto lunghe, con il conseguente rischio di lavoratori che sopraggiungono in tempi non più utili alle attività per le quali sono stati richiesti".
Elvio Pasca