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Stagionali. Permesso pluriennale anche per chi ha cambiato azienda

Ma i due anni consecutivi devono essere iniziati dopo gennaio 2008. Lo ha spiegato il Minsitero dell’Interno. Magrini (Coldiretti): “Così tagliati fuori molti lavoratori e aziende”

 

Roma – 20 settembre 2011 – Lo scorso marzo il governo ha autorizzato con un decreto flussi  l’ingresso in Italia di sessantamila lavoratori stagionali extracomunitari, manodopera “a tempo” indispensabile per agricoltura e turismo.

È un tetto abbastanza ampio, che permetterà di esaudire tutte le richieste presentate dalle imprese, ma con una grande novità. Da quest’anno è infatti possibile chiedere un permesso di soggiorno pluriennale per chi, come prevede il testo Unico sull’immigrazione e come ricorda il decreto flussi, è già stato in Italia come stagionale per almeno due anni consecutivi.

In questo modo, i lavoratori potranno tornare in Italia anche nel 2012 e nel 2013 senza dover aspettare un nuovo decreto flussi. Basterà che l’azienda li chiami di nuovo perché possano ottenere un visto di ingresso e, una volta qui, lavorare regolarmente, salvo poi tornare in patria una volta scaduto il contratto.

Alle prese con la nuova procedura, le Questure hanno chiesto al ministero dell’Interno due chiarimenti. Il datore di lavoro che chiede il permesso pluriennale può essere anche diverso da quello che ha assunto lo stagionale in quei “due anni consecutivi”? E questi anni devono essere quelli immediatamente precedenti alla presentazione della domanda?

Ora sono arrivate le risposte del direttore generale dell’immigrazione Rodolfo Ronconi, che ha spiegato che il datore di lavoro può “essere anche persona diversa da quelli delle due precedenti annualità”. Bisogna poi “prendere come riferimento, per far decorrere i due anni di validità del lavoro stagionale, l’arco temporale decorrente dalla data dell’11 gennaio 2008”, data in cui è entrata in vigore la comunicazione obbligatoria di assunzione.

“È apprezzabile che non si prendano in considerazione solo i due anni immediatamente precedenti la domanda, ma suscita qualche dubbio  fissare il limite del gennaio 2008. Si escluderanno così tante aziende e lavoratori, nonostante il testo unico sull’immigrazione, che ha introdotto il permesso triennale, sia in vigore dal 2002” commenta Romano Magrini, responsabile politiche del lavoro della Coldiretti.

L’associazione di categoria saluta comunque con favore introduzione del permesso pluriennale. “È una grande semplificazione che attendevamo da anni, importantissima soprattutto per l’ agricoltura, che vive di lavoratori stagionali. Ne vedremo gli effetti dall’anno prossimo – aggiunge Magrini – quando i lavoratori che hanno già un rapporto solido con le aziende potranno entrare appena c’è bisogno di loro”.

Leggi la circolare esplicativa del ministero dell’Interno


Elvio Pasca

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