Roma – 4 gennaio 2012 – Lo scorso marzo un decreto flussi del governo ha autorizzato l’arrivo in Italia di sessantamila stagionali extracomunitari per l’agricoltura e il turismo. Sono finiti nei campi, nelle vigne, negli alberghi o nei ristoranti che ormai, in alcuni mesi dell’anno, non possono più fare a meno di questi lavoratori.
Molti di loro potranno tornare qui anche nel 2012, ma stavolta senza aspettare un nuovo decreto. Basterà infatti che il datore di lavoro confermi che ha di nuovo bisogno di loro e otterranno un visto per entrare in Italia. Una novità che sveltirà le procedure e permetterà agli stagionali di arrivare quando servono, senza che, per esempio, la burocrazia faccia marcire i raccolti.
È tutto merito del “nulla osta pluriennale” che, dallo scorso anno, i datori hanno potuto chiedere nella procedura dei flussi di ingresso, un privilegio destinato a quanti erano stati già qui almeno per due anni consecutivi. Se quel nulla osta è arrivato, da oggi i datori possono chiedere l’assunzione del “veterano” senza passare per i flussi.
Si fa tutto online, da soli o facendosi dare una mano dalle associazioni di categoria. Nel primo caso, bisogna compilare una comunicazione di conferma per lavoro stagionale pluriennale (modulo CSO) disponibile sul sito nullaostalavoro.interno.it, nel secondo, gli operatori autorizzati possono trovare lo stesso modulo su sportellounicoimmigrazione.interno.it.
La comunicazione arriverà via internet al consolato italiano del Paese in cui vive il lavoratore, che potrà chiedere il visto di ingresso appena vedrà che, sul sito domanda.nullaostalavoro.interno.it, alla sua pratica è associata la dicitura “NULLA OSTA INVIATO ALL’AUTORITÀ CONSOLARE”. Per accedere al sito servono utente e password già utilizzate dal datore per la comunicazione. Conviene comunque inviare al lavoratore anche una copia del nulla osta pluriennale rilasciato dallo Sportello Unico per l’Immigrazione.
Ottenuto il visto, lo stagionale potrà entrare in Italia e, entro otto giorni, presentarsi allo Sportello Unico competente insieme al datore di lavoro per firmare il contratto di soggiorno e chiedere il permesso di soggiorno. A quel punto avrà tutte le carte in regola per mettersi al lavoro.
Scarica la circolare congiunta dei ministeri dell’Interno e del Lavoro che spiega tutta la procedura
Elvio Pasca