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Stati Uniti: al via la regolarizzazione dei giovani immigrati illegali

Il provvedimento garantisce a Obama sostegno dei latinoamericani

New York, 16 agosto 2012 – La misura decisa da Obama a giugno per aggirare l'opposizione del congresso al suo Dream Act (la legge che proponeva di regolarizzare la posizione di una vasto numero di immigrati illegali nel paese), è entrata in vigore a partire da ieri.

Si tratta di un provvedimento esecutivo grazie al quale gli immigrati che abbiano meno di 31 anni, che siano stati portati nel paese prima dei 16, che possano dimostrare di aver studiato negli Stati Uniti o di aver fatto il militare, e che non abbiano alcun precedente penale, potranno ottenere il permesso di soggiorno e di lavoro, rimandando un eventuale rimpatrio per almeno due anni.

 Le associazioni che si occupano dei diritti degli immigrati sono state sommerse di richieste di informazioni negli ultimi giorni. La situazione infatti presenta parecchi aspetti paradossali: in primo luogo questi cosiddetti residenti illegali presenteranno, assieme alle loro domande, centinaia di documenti che dimostrano come per anni abbiano frequentato le scuole americane, magari ricevendo premi e riconoscimenti, ottenendo diplomi, lauree e lettere di raccomandazione e come abbiano effettuato pagamenti di ogni genere, tasse incluse. In secondo luogo, i richiedenti dovranno fare una specie di atto di fede nei confronti delle autorità e del futuro, perchè venire allo scoperto significa mettere a rischio i propri familiari, quasi sempre illegali a loro volta, ed esporsi alla possibilità di venir rimpatriati, di qui a due anni, nel caso in cui, a novembre, le redini del governo dovessero passare di mano.

L'agenzia federale che esaminerà le domande è la United States Citizenship and Immigration Services, cioè l'organismo che conferisce i permessi di soggiorno e che si aspetta di dover sostenere uno sforzo gigantesco nei prossimi mesi. Per non scoraggiare i potenziali richiedenti il governo ha infatti preferito non demandare il compito alle forze di polizia.

Secondo alcuni istituti di ricerca, coloro che rispondono ai requisiti dovrebbero essere circa un milione e duecentomila, cui se ne potrebbero aggiungere altri 500.000 nel corso dei prossimi due anni. Ogni richiedente dovrà pagare 465 dollari per coprire i costi amministrativi della procedura, consentendo al governo di affermare che il programma non costerà un centesimo alle casse dello Stato e che le forze dell'ordine potranno finalmente concentrarsi sull'identificazione e il rimpatrio degli illegali con precedent penali. La misura dovrebbe garantire a Barack Obama il sostegno massiccio dell'elettorato latinoamericano nelle elezioni presidenziali di novembre.

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