La paura è di non passare il test di lingua inglese obbligatorio
Washington, 6 febbraio 2013 – I messicani rappresentano un terzo dei 12 milioni di stranieri residenti negli Usa che avrebbero diritto di chiedere la cittadinanza, ma solo il 36% di loro l'ha affettivamente chiesta.
E' quanto riporta lo studio, dal titolo "The Path non taken", che analizza i dati emersi dall'ultimo censimento e da un sondaggio su un campione di 1765 ispanici. Nello studio – quanto mai attuale in questo momento che al centro del dibattito politico americano vi e' il piano di Barack Obama di una riforma delle leggi sull'immigrazione che porti ad una sanatoria per gli 11 milioni di immigrati senza documenti, in gran parte messicani, che apra loro la via verso la cittadinanza – si sottolinea come, a differenza dei messicani, e' alta la percentuale degli immigrati di altri paesi, il 68%, che chiedono la cittadinanza.
Interpellati, il 94% dei messicani residenti esprime interesse ad avere la cittadinanza, spiegando pero' di non fare la richiesta anche per paura di non passare il test di lingua inglese obbligatorio. Un ostacolo sono poi le spese burocratiche che sono arrivate a 680 dollari, il doppio di quanto fossero fino al 2007. Il piu' alto tasso di nazionalizzazioni si registrano tra i vietnamiti, il 75%, i russi, i filippini, i coreani ed i cubani. Le piu' basse, oltre che tra i messicani, tra gli altri immigrati provenienti dall'America Centrale, Guatemala, Honduras e Nicaragua.