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Stop ai campi rom a Napoli: avranno appartamenti

La scelta del Comune segue le indicazione di Napolitano: "Decoro e un tetto sicuro ai rom"

Roma – 23 febbraio 2011 – Il Comune di Napoli ha scelto di affrontare diversamente il problema dei campi rom e proprio ieri è stata posata la "prima pietra" del progetto che prevede la trasformazione di una ex fabbrica in un complesso abitativo da destinare alle famiglie rom.

All’inaugurazione del progetto era presente l’assessore campano alle politiche sociali, Giulio Riccio,  che ha spiegato la volontà comunale di seguire sia le indicazioni del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, quando chiese di  "trovare soluzioni abitative più decorose ai rom", che quelle del Papa,  quando durante l’Angeleus dedicato ai quattro bambini rom rimasti uccisi nell’incendio del campo di via Appia nuova, il 6 febbraio scorso, chiese politiche più accorte per la risoluzione del problema.

Seguendo queste indicazione, il comune di Napoli ha destinato 10 milioni di euro per finanziare questo progetto che prevede la ristrutturazione di un complesso edilizio di una fabbrica in disuso nella zona industriale di Ponticelli, trasformandolo in residenze in grado di ospitare fino a 500 persone.

Dalla struttura, l’ex Amill, in via delle Industrie, saranno così ricavati 72 appartamenti e un centro di accoglienza temporaneo. All’interno del centro sorgeranno, successivamente, anche infermerie e uffici comunali di assistenza.

Quello della zona Ponticelli non sarà l’unico progetto di questo genere nel comune, perché nei prossimi anni sono previsti interventi simili presso una ex scuola materna nella periferia orientale di Napoli e presso un ex deposito dell’economato comunale che porteranno altri 200 appartamenti da destinare alle famiglie rom.

M.I.

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