Il leghista: “Da quasi un anno riesco a tenerla ferma. No allo ius soli per i figli degli immigrati, irrigidiamo controlli e procedure”
Roma – 15 luglio 2015 – La Lega Nord non perde l’occasione di utilizzare la strage di Nizza per sparare contro la riforma della cittadinanza. Se si faranno diventare italiani i figli degli immigrati, dice oggi Roberto Calderoli, aumenterà anche il rischio di esporre l’Italia ad attacchi terroristici.
“Esprimo il mio dolore e il mio cordoglio per le vittime di ieri di Nizza, e la mia rabbia rispetto a queste belve feroci che nell’ultimo anno hanno alzato il tiro sempre di più” premette Calderoli, vicepresidente del Senato e responsabile organizzazione e territorio della Lega Nord .
“Ma in questo momento – aggiunge – quello che ancora mi fa piu’ rabbia e’ che proprio ieri in commissione Affari Costituzionali la presidente abbia annunciato di voler riprendere l’esame di una proposta di legge gia’ approvata dalla Camera, e che da quasi un anno riesco a tenere ferma, definita ‘ius soli’ ovvero un pacchetto di proposte che accelera e favorisce l’acquisizione della cittadinanza italiana per i figli degli immigrati”.
“Per la serie – aggiunge il leghista – la lezione di Parigi, di Bruxelles e di Nizza, come in passato quella di Londra, non e’ servita a nulla: in tutte queste stragi che hanno insanguinato l’Europa gli autori erano tutti in possesso della cittadinanza del Paese dove hanno colpito, per cui in questo momento di guerra vera dichiarata dall’Isis dovremmo irrigidire i controlli e le procedure per l’acquisizione della cittadinanza e invece questa maggioranza e questo governo stanno facendo esattamente il contrario”.