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Sorpasso al mercato, oltre la metà degli ambulanti sono immigrati

Nati all’estero i titolari del 53,4% delle imprese “on the road”, in alcuni settori superano il 90%. Tutti i dati

 

 

Roma – 5 settembre 2016 – Li chiamavano vu cumprà e se li immaginavano a fare per sempre su è giù tra gli ombrelloni. Gli ambulanti stranieri sono invece arrivati nelle piazze, hanno comprato banchi nei mercati e superato per numero i colleghi italiani. 

“Delle oltre 190mila imprese attive in Italia nel commercio ambulante, a giugno 2016, il 53,4% è gestito proprio da imprenditori nati all’estero. Dai fiori alla frutta, dall’abbigliamento ai prodotti per la cura della casa e della persona, sono complessivamente più di 100mila gli imprenditori provenienti da tutto il mondo che commerciano “on the road” (+5,7% in un anno) sorpassando i colleghi italiani” scrive l’ Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese.

Ci sono persino settori del commercio ambulante al dettaglio, come la vendita di bigiotteria e chincaglieria, hanno titolari nati in Italia solo il 6% del totale delle imprese attive, circa 1.400 ambulanti nati in Italia contro gli oltre 22mila imprenditori stranieri. Anche nel settore dell’abbigliamento, tra vendita di tessuti, vestiti e articoli tessili per la casa gli stranieri superano gli italiani (53,1%). Nell’alimentare resistono invece gli ambulanti italiani: nella vendita di prodotti ortofrutticoli gli stranieri sono solo l’11,8%, il 5% nel commercio ambulante di pesce, e il 4,9% nella vendita di carni.

La concentrazione più alta è in Calabria e in Sardegna, dove la quota di stranieri sul totale degli ambulanti raggiunge circa il 70%, e in Campania il 61,2%. Tra le prime 20 province in Italia per presenza di commercianti stranieri al primo posto c’è Catanzaro con 2.247 bancarelle di imprenditori nati all’estero, pari al 78,5% del totale, poi ci sono Reggio Calabria e Pisa (rispettivamente 77,2% e 74,8%), Palermo (74,7% del totale ambulanti) e superano il 70% di stranieri anche Caserta, Sassari, Cagliari e Nuoro.

Tra le prime venti province anche la Lombardia con Milano (6.233 stranieri, 67,1% del totale) e Sondrio (175 stranieri, 65,5%). In valori assoluti la patria degli affari per strada è Napoli, con 9.371 bancarelle di stranieri (+21,9% in un anno) su un totale di circa 16mila attività. 

Le tabelle con tutti i dati

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