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Sugli immigrati Berlusconi sbaglia i conti

Il Cavaliere: “Il centrosinistra aprirà le frontiere”. Ma tra decreti flussi e regolarizzazioni è il centrodestra ad aver spalancato le porte


 

Roma – 10 maggio 2011 – Sarà vero, come sostiene Berlusconi, che il centrosinistra spalanca le frontiere e il centrodestra non fa passare lo straniero? I numeri dell’immigrazione in Italia dicono il contrario.

Parliamo ovviamente di immigrazione regolare, perché contare seriamente i clandestini entrati  sotto questo o quel governo è impossibile.  Al massimo di può sapere quanti ne ha scovati la Polizia, ma anche in questo caso è difficile dire se il numero è proporzionale agli ingressi o all’impegno e ai mezzi delle Forze dell’Ordine.

Partendo da uno studio di Andrea Stuppini, responsabile del Servizio Politiche per l’accoglienza e l’integrazione sociale della Regione Emilia Romagna, contiamo allora solo i lavoratori stranieri autorizzati a entrare o a rimanere regolarmente in Italia dagli ultimi due governi. Quello guidato da Romano Prodi e quello, attualmente in carica, del Cavaliere.

Nel luglio 2006, pochi mesi dopo il suo insediamento, il Professore  autorizza  l’ingresso di 30mila lavoratori stagionali, a ottobre  firma un decreto flussi da trecentocinquantamila lavoratori non stagionali. L’anno dopo firma altri tre decreti, ottantamila stagionali a gennaio, centosettantamila non stagionali a ottobre e ancora ottantamila stagionali a novembre.

Quando nel 2008 cade, il governo Prodi ha all’attivo, complessivamente, settecentodiecimila ingressi.

Il primo decreto flussi dell’attuale governo risale invece al dicembre 2008, quando Berlusconi dà il via libera a centocinquantamila ingressi non stagionali. Pochi mesi dopo, marzo 2009, tocca ad altri ottantamila stagionali. Nell’aprile 2010 tocca ad altri ottantamila stagionali, lo scorso dicembre c’è un nuovo decreto da centomila ingressi non stagionali, ai quali infine si aggiungono infine, lo scorso febbraio, altri sessantamila stagionali.

Nel conteggio vanno  poi inseriti i lavoratori stranieri messi in regola con la sanatoria dell’autunno 2009. Sono trecentomila, che sommati ai lavoratori dei decreti flussi portano il conto degli immigrati regolari regalati dal governo Berlusconi all’Italia a quota settecentosettantamila.

La partita dell’immigrazione tra gli ultimi due governi finisce, quindi, con il centrodestra in vantaggio. Se poi si vuole andare più indietro nel tempo, facendo partire il conteggio dal primo decreto flussi della storia d’Italia, anno 1998, la vittoria si fa addirittura schiacciante.

Da allora a oggi, ai governi di centrosinistra che si sono succeduti in Italia (guidati da Prodi, D’Alema e Amato) si possono addebitare quasi un milione e duecentomila immigrati. I due governi di centrodestra  targati Berlusconi superano invece, anche grazie alla maxi regolarizzazione del 2002, quota due milioni. E il conto, se l’attuale esecutivo dura, è destinato probabilmente a crescere.

Elvio Pasca

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