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Superpermesso per chi investe in Francia

Istituita una “carte de résident” decennale. Premierà chi dà un contributo economico eccezionale
Roma – 17 settembre 2009 – Mentre scrive regole più severe sull’immigrazione, il governo francese spalanca le porte agli stranieri disposti a dare un contributo economico eccezionale alla République.

Qualche giorno fa il ministro per l’Immigrazione Eric Besson ha istituito la carte de résident pour contribution économique exceptionnelle, un superpermesso di soggiorno valido dieci anni destinato a grandi investitori nati all’estero.

Per aggiudicarselo bisognerà creare (o salvare) almeno 50 posti di lavoro, oppure investire in Francia almeno 10 milioni di euro. L’imprenditore potrà farlo in prima persona, oppure attraverso una società delle quale detiene almeno il 30% del capitale.

Presentando la carte, Besson è ricorso a una metafora bellica. “È in corso una guerra mondiale più economica che militare”, e per vincerla “non servono solo i fanti, ma anche i migliori capitani”.

“Per la prima volta – ha sottolineato il ministro  – il criterio di assegnazione di un titolo di soggiorno è direttamente ed esplicitamente legato al contributo economico apportato al nostro Paese. La Francia, senza contravvenire ai suoi grandi principi umanitari e repubblicani, dà così prova di una certa dose di realismo economico”.

Elvio Pasca

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