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Svizzera: vince il partito degli “anti-italiani”

La Lega dei Ticinesi si impone come partito cantonale."Via i frontalieri"

Roma – 11 aprile 2011 – Dopo un anno di manifesti, slogan e battaglie elettorali, la Lega dei Ticinesi ha trovato un vero e proprio trionfo alle elezioni cantonali in Svizzera. Il partito guidato dal sessantenne Giuliano Bignasca, definito il "Bossi di Svizzera", ieri ha trionfato con il  30% dei consensi,  divenendo il primo partito cantonale ed ha conquistato anche due seggi in Consiglio di Stato.

Il partito degli “anti-italiani” nel corso dell’anno era stato protagonista di un’autentica battaglia contro i lavoratori frontalieri che ogni giorno “invadono la Svizzera offrendo manodopera a basso costo e sottraendo lavoro ai giovani locali”.

Tra i temi che hanno portato alla vittoria del partito leghista c’è stata la forte protesta contro i circa 50mila lavoratori italiani che ogni giorno varcano il confine elvetico per lavoro, i quali sono stati oggeto di manifesti che li rappresentavano come dei “ratti” che rubavano il formaggio svizzero.

La prima dichiarazione del vulcanico leader Bignasca è stata proprio “Adesso comandiamo noi” e sulla questione dei lavoratori italiani è stato altrettanto chiaro “Parleremo con Bossi affinchè intevenga con Tremonti. Se non cambiano le cose, o con le buone o con le cattive, tagliamo i frontalieri”, con il chiaro riferimento agli accordi bilaterali tra Italia e Svizzera sulla gestione dei ristorni versati all’Italia (ovvero il ritorno economico di parte delle tasse pagate dai lavoratori italiani in Svizzera ma residenti in Italia).
 
L’accordo risale al 1974  quando i due paesi stabilirono che il ristorno spettante all’Italia fosse del 38,8% sul totale delle tasse pagate dai frontalieri in Svizzera. Condizioni sicuramente penalizzanti rispetto a quanto stipulato, anni dopo, con l’Austria. Infatti, tra Vienna e Berna, la percentuale di ristorno è stata fissata al 12.5%. Oggi, infatti, da Berna vorrebbero ridiscutere al ribasso l’accordo, mentre in Italia, soprattutto da parte del Ministro Tremonti, la risposta è sempre stata negativa.

Nonostante la forte campagna politica e la posizione non proprio conciliante nei confronti dell’Italia, i colleghi nostrani della Lega si sono detti soddisfatti della vittoria di Bignasca, rimarcando i buoni rapporti tra Bossi e il leader ticinese. Sulla base di questa  intesa, i due partiti leghisti sperano di trovare nuovi accordi di collaborazione sulla protezione del proprio territorio.

Marco Iorio
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