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Tar: Sì al rinnovo se il reddito è poco sotto il limite

Il Tar di Bologna: "Il valore di riferimento non è tassativo". La Questura aveva bocciato la domanda per 500 euro di differenza

BOLOGNA – Per il permesso di soggiorno, cinquecento euro non fanno la differenza. Se non si arriva per così poco alla soglia di reddito fissata dalla legge, si ha comunque diritto al rinnovo.

In base a questo ragionamento, il Tar di Bologna ha accolto il ricorso di Natalya C., una cittadina straniera che si era vista rifiutare il rinnovo dalla Questura. Il reddito di 4330,76 dichiarato per l’anno 2005 era stato infatti considerato insufficiente per il suo sostentamento, anche se era di poco inferiore al limite di 4827.61 euro, fissato dall’art. 29 del D.lgs. 286/1998.

Natalya ha quindi deciso di rivolgersi alla giustizia amministrativa, che ha interpretato in maniera più elastica i tetti indicati dalla legge. Con una sentenza depositata il 29 ottobre scorso, lo scarto è stato giudicato non determinante ai fini del diniego del rinnovo del permesso di soggiorno e quindi il provvedimento della Questura è stato annullato.

Secondo i giudici bolognesi le soglie reddituali fissate dall’art. 29 si devono sì considerare "un indice di riferimento significativo", ai fini della verifica dei mezzi di sussistenza dello straniero, ma "non possono assurgere a limite tassativo ed invalicabile". Un lieve discostamento dalle cifre stabilite non può dunque comportare un provvedimento di rigetto dell’istanza da parte dell’amministrazione.

Scarica la sentenza

(8 novembre 2007)

A.V.

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