Biffoni (Anci): “È un problema anche per le amministrazioni comunali che supportano i cittadini stranieri a preparare le domande”
+++AGGIORNAMENTO+++
Nuovo stop alla tassa sul permesso di soggiorno, respinto il ricorso del governo
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Roma – 21 settembre 2016 – Più incertezza per gli immigrati, ma anche per chi li aiuta a presentare le domande per il permesso di soggiorno, come succede negli sportelli di oltre 400 Comuni italiani. Sono queste, secondo l’Anci, le conseguenze del ritorno (forse temporaneo) della tassa su rilasci e rinnovi decretato dal Consiglio di Stato e recepito a tempo di record dalle Questure.
“Fermo restando il rispetto di quanto decretato dal Consiglio di Stato con questi ultimi sviluppi si viene ulteriormente ad incrementare l’incertezza dei cittadini stranieri” sottolinea Matteo Biffoni, Sindaco di Prato e delegato all’Immigrazione dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, che ha sempre ritenuto quel contributo “troppo oneroso”.Dopo averlo visto prima annullare, poi reintrodurlo, ora gli immigrati sono “in attesa di un ulteriore imminente passaggio che potrebbe nuovamente annullarlo o confermarlo”.
“Tale incertezza – prosegue – si riflette anche nell’operato di tutte quelle amministrazioni comunali che supportano il cittadino straniero nella predisposizione delle domande di rilascio e rinnovo del titolo di soggiorno e che già dopo l’emissione della sentenza del Tar del Lazio hanno potuto avere indicazioni operative ufficiali da parte del Ministero dell’Interno solo a seguito di una specifica richiesta inoltrata dall’ANCI al Ministero dell’Interno.”
“Monitoreremo – conclude il sindaco di Prato – l’evolversi di questa situazione così delicata nelle prossime settimane, dando tempestivi aggiornamenti ai Comuni che, operando tutti i giorni a diretto contatto con la cittadinanza straniera, vedono in questa incertezza un ostacolo in più ai percorsi di integrazione”.