Roma – 24 gennaio 2012 – Il governo Monti aveva promesso di rimodulare la nuova tassa sul permesso di soggiorno. Che fine hanno fatto le sue buone intenzioni?
Il balzello entrerà in vigore tra meno di una settimana. Secondo un decreto voluto dal precedente governo, firmato dagli allora ministri Maroni e Tremonti, da lunedì prossimo gli immigrati verseranno da ottanta a duecento euro, oltre ai settanta che già pagano oggi, per il rilascio o il rinnovo del documento.
Lo scorso quattro gennaio i ministri Cancellieri e Riccardi avevano annunciato “un’approfondita riflessione”
per rendere la tassa più equa, con l’obiettivo dichiarato di rimodularla in base al reddito e al numero di familiari. Da allora tutto tace, ma milioni di persone contano con angoscia i giorni che li separano dal salasso.
Secondo Stranieriinitalia.it la tassa sul permesso va cancellata. È ingiusta e smodata. Viene chiesta a fronte di un servizio largamente inefficiente. Colpirà famiglie che già sentono tutto il peso della crisi economica e già pagano il prezzo di tutte le manovre con le quali si cerca di fronteggiarla.
Se il nuovo governo non ha la voglia, il coraggio o la forza per eliminarla, almeno la riduca drasticamente, subito, prima che entri in vigore quel decreto figlio di una stagione politica xenofoba che speriamo finalmente superata. È l’ appello che lanciamo ai ministri Cancellieri e Riccardi, al presidente Mario Monti e a tutte le forze politiche che vorranno appoggiare questa battaglia.