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Tasse. Sconti ai datori di lavoro domestico

Anche quest’anno si possono dedurre dal reddito i contributi. La badante assiste non autosufficienti? Scatta anche la detrazione

Roma – 18 maggio 2011 – Nella triste stagione della dichiarazioni dei redditi, chi si fa aiutare da colf e badanti ricordi che può risparmiare sulle tasse. Naturalmente a patto che il rapporto di lavoro sia regolare.

Una prima agevolazione fiscale riguarda tutti i datori di lavoro domestico, che possono sottrarre  dal reddito imponibile, quello cioè su cui si calcolano le tasse da pagare, i contributi inps versati per la colf o la  badante, fino a un massimo di 1549,37 euro. I versamenti possono essere documentati con le ricevute dei versamenti trimestrali dei contributi.

Un risparmio aggiuntivo è previsto se la badante assiste una persona non autosufficiente, cioè che da sola, come certificato da  un medico,  non può nutrirsi, espletare le funzioni fisiologiche, lavarsi, camminare, vestirsi o necessita di sorveglianza continuativa. In questi  casi si ha diritto a uno sconto sulle tasse pari al  19% della spese sostenute per la badante, fino a un massimo di 2100 euro, ma solo se il reddito del contribuente non supera i 40mila euro.

Ha diritto allo sconto chi paga la badante, che può essere la persona non autosufficiente o un suo familiare. Con la denuncia dei redditi bisognerà presentare ricevute, prospetti paga o altri documenti che attestano il pagamento,  sui quali dovranno esserci il codice fiscale e i dati anagrafici della badante, di chi la paga e, se non è la stessa persona, dell’anziano o del malato assistito.

Elvio Pasca

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