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Titoli di studio senza frontiere nell’Ue

Adottato l’ European Qualifications Framework per i riconoscimento dei livelli di istruzione. In vigore entro il 2012 Strasburgo – 30 aprile 2008 – L’Ue punta a un quadro europeo delle qualifiche per facilitare la mobilità dei lavoratori. Un’impresa di italiana potrà così, ad esempio, valutare meglio il curriculum di un cittadino polacco, capendo subito cosa è in grado di fare e se può essere la persona giusta il posto di lavoro che vuole coprire.

L’ European Qualifications Framework (EQF) è stato adottato formalmente una settimana fa da Parlamento e consiglio europeo. Toccherà adesso agli Stati membri agganciarvi i sistemi di qualificazione nazionali entro il 2010 e far sì che entro il 2012 tutte le nuove qualifiche rilasciate da istituti di istruzione superiore dell’UE facciano riferimento ad uno dei livelli del QEQ.

Al centro dell’ EQF, che riguarda la formazione professionale, l’istruzione degli adulti e quella superiore,  ci sono otto livelliche descrivono cosa una persona conosce, capisce ed è in grado di fare, indipendentemente da dove hanno acquisito una particolare qualifica. Si abbandona così l’approccio tradizionale, centrato, più che sui risultati dell’istruzione, su durata e istituzioni che l’hanno impartita.

“Si tratta di uno strumento per realizzare alcune delle priorità essenziali dell’UE: la mobilità, la cooperazione tra paesi, la promozione della prosperità e l’aiuto ai singoli individui affinché possano realizzare il proprio potenziale attraverso l’apprendimento. Troppo spesso in Europa le persone si trovano di fronte a ostacoli quando cercano di spostarsi da un paese all’altro per motivi di studio o lavoro” ha commentato Ján Figel’, commissario responsabile per l’istruzione e la formazione.

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European Qualifications Framework (in inglese)

 

EP 

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