L’Italia non parteciperà all’evento GINEVRA, 20 aprile 2009 – Si apre a Ginevra, con l’intervento inaugurale del segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, la conferenza sul razzismo, la discriminazione razziale e la xenofobia promossa dalle Nazioni Unite, meglio nota come ‘Durban 2’.
Ma nel parterre mancheranno, oltre all’Italia, una serie di nazioni che hanno deciso di boicottare il summit che rischia di mutarsi in un processo a distanza a Israele: ai lavori non partecipano infatti Stati Uniti, Germania, Australia, Canada, Olanda, Nuova Zelanda e Israele.
L’Italia, contraria sin dalla prima ora per gli accenti antisemiti presenti nella bozza del documento finale, aveva ritirato il 5 marzo la delegazione dai negoziati per le frasi antisemite contenute nella prima bozza. Ci saranno invece la Gran Bretagna, che da tempo aveva confermato la presenza, e la Francia che domenica sera ha rotto gli indugi: "La Francia andrà a Ginevra per per difendere il suo punto di vista riguardo ai diritti umani" ha precisato una fonte anonima dell’Eliseo.
Barack Obama ha difeso il no degli Usa ribadendo di essere un presidente che "crede nell’Onu" ma spiegando di non poter accettare il "linguaggio controproducente" contenuto nella bozza del documento finale. A Ginevra ci sarà la Santa Sede e da domenica notte è già arrivato il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad che ha ribadito la sua ostilità verso lo Stato ebraico, definendolo "portabandiera del razzismo".