Roma – 3 maggio 2012 – Anche i temi dell’immigrazione sono stati inevitabilmente al centro del duello televisivo di ieri sera tra i due candidati all’Eliseo, Nicolas Sarkozy e François Hollande.
A cominciare dal diritto di voto alle elezioni locali per i cittadini stranieri, caldeggiato da Hollande. Il candidato socialista ha confermato la sua intenzione di portare avanti la proposta in Parlamento: “Se non otterrò la maggioranza dei tre quinti necessaria per una revisione costituzionale, con l’appoggio di una parte della destra e del centro, sarà il popolo francese e solamente il popolo francese a decidere”, con un referendum.
Hollande ha rinfacciato a Sarkozy di aver cambiato idea sul voto agli immigrati. “Ho riflettuto molto” ha ribattuto il presidente in carica, puntando il dito contro ”la radicalizzazione di tensioni comunitarie e identitarie estremamente forti”. Al suo avversario che lo accusava di credere che gli immigrati sono tutti musulmani, ha detto di “guardare la realtà” e cioè che le “tensioni” vengono più da nordafricani e subsahariani che da norvegesi, americani e canadesi”.
Sarkozy ha anche ribadito la sua intenzione di dimezzare i flussi di ingresso: “Abbiamo accolto troppe domande che hanno paralizzato il sistema”, rivendicando però che “la Francia è un Paese aperto”. Hollande ha confermato la volontà di far applicare con rigore la legge sul burqa e ha promesso che se verrà eletto “non sarà tollerata la presenza di carne halal nelle mense o zone differenziate nelle piscine”.
Mentre i due si scontravano in tv, il leghista Roberto Calderoli era a Cuneo per un dibattito a sostegno del candidato sindaco del Carroccio alle elezioni comunali. Al moderatore che gli chiedeva chi appoggerebbe alle presidenziali francese, ha risposto : “Io voterei per un pezzo di Le Pen, per quel pezzo che dice che gli immigrati devono andare a casa”.
EP