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Tratta e sfruttamento. “Ormai fruttano alle mafie quanto il traffico di droga”

Solo in Europa, un giro d'affari da 25 miliardi di euro. Anna Canepa, Direzione nazionale Antimafia: "Facili guadagni sulla disperazione degli esseri umani"

Roma – 16 ottobre 2014 – 880 mila lavoratoori forzati, 270 mila vittime, soprattutto donne, di sfruttamento sessuale. Un giro di affari per la malavita di 25 miliardi di euro, che si avvicina a quello garantito dal traffico di droga.

Sono i numeri della tratta di esser umani nei Paesi dell'Unione europea, resi noti ieri a Roma nel corso della presentazione della Carovana internazionale antimafie.

 ''In un momento di crisi come quello che stiamo attraversando le organizzazioni criminali trovano facili guadagni sulla disperazione degli esseri umani" ha detto Anna Canepa, sostituto procuratore presso la Direzione nazionale Antimafia. "Questo e' cio' che sta accadendo con evidenza di fronte ad una tragedia epocale come quella delle migrazioni forzate, per motivi ormai non piu' solo economici ma anche legati ai conflitti''.

Secondo il magistrato servono "normative comuni e armoniche e un maggior coordinamento tra le autorità europee'', ma intanto è molto  difficile, per l'autorita' giudiziaria, far emergere questo tipo di reati.  ''Ad esempio –  ha spiegato Canepa – la tratta delle badanti e' tra i piu' sommersi. Occorre far emergere con sempre piu' facilita' i cosiddetti 'reati sintomo' e poter colpire, quindi, le grandi organizzazioni che sono alle spalle di queste turpi realta'''.
 

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