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Tre fermati per il raid alla Magliana

Sono giovani del quartiere. Un diverbio con un ambulante, poi la spedizione punitiva

Roma – 16 marzo 2010 – Rapina e lesioni con l’aggravante di razzismo. Sono le accuse a carico di tre giovani, due dei quali minorenni, fermati stanotte a Roma dai carabinieri per il raid nel phone center bengalese di via Murlo alla Magliana.

I tre sono stati riconosciuti dalle vittime e i carabinieri hanno ricostruito anche la genesi dell’aggressione. Tutto sarebbe scattato da un diverbio tra uno dei giovani e un ambulante bengalese, al quale l ragazzo voleva portare via la merce senza pagare. Il bengalese si sarebbe rifugiato nel phone center, poi devastato durante il raid.

Uno dei fermati è stato già accusato di un’altra aggressione avvenuta la notte di capodanno e  anche il quel caso, la vittima era un ambulante bengalese. Tutti e tre, secondo gli investigatori,  farebbero parte di una comitiva segnalata già in passato per altre azioni contro gli immigrati. Le indagini continuano e potrebbero esserci presto altri fermi.

”Garantiremo assistenza legale alle vittime dell’aggressione della Magliana, come a tutti coloro che denunciano episodi di intolleranza a sfondo razziale” ha promesso ieri Massimiliano Monnanni, direttore dell’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, durante un incontro con la comunità Bengalese di Roma. ”Episodi come questo – ha aggiunto – sono assolutamente intollerabili, e’ necessario che le istituzioni, di qualunque livello, facciano ”rete” contro il razzismo”.

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