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“Troppi calciatori di colore”? Anche il governo condanna Arrigo Sacchi

Delrio: "Che c'entra la pelle? Tanti giovani sono italianissimi figli di stranieri". Contro l'ex ct anche l'agente Raiola: "Mi  vergogno di essere suo connazionale"

Roma – 18 febbraio 2015 – Si va dal “grave errore” alle accuse aperte di “razzismo”. Il lamento dell'ex ct Arrigo Sacchi per i “troppi giocatori di colore” si è tirato addosso un bel po' di critiche, non solo dal mondo del calcio.

Il più duro, nell'ambiente, è stato Mino Raiola, agente, tra gli altri, di calciatori “italiani e neri” come Mario Balotelli e Paul Pogba:  "Sacchi si vergogni per quello che ha detto. Parla proprio lui che ha vinto solo grazie ai calciatori di colore".

Raiola, ha chiesto l'intervento dell'Associazione Italiana Calciatori “a tutela dei ragazzi di colore. E ha twittato: "Nel calcio italiano ci sono troppe persone ignoranti al potere, per questo siamo nella m… Mi sono vergognato di essere italiano quando ho sentito le dichiarazioni di Sacchi".

Mentre la frase di Sacchi faceva il giro del mondo, ripresa dalla stampa internazionale, arrivava anche il tweet di Gary Lineker, ex attaccante della Nazionale inglese: “There are too many racists in Italian football”, “Ci sono troppi razzisti nel calcio italiano”.

Sul caso è intervenuto anche il governo, con una dichiarazione del sottosegretario Graziano Delrio.

“La frase detta  da Arrigo Sacchi sulle giovanili è un grave errore – ha spiegato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport –  perché non legge la realtà del nostro Paese. L’Italia di 30 anni fa non è l’Italia di oggi, dove ci sono giovani calciatori cittadini italianissimi di fatto o di diritto, visto che sono nati e cresciuti in Italia anche se hanno genitori di origine straniera”.

“Queste – ha aggiunto Delrio – sono le giovani generazioni che frequentano le nostre scuole e i nostri campi sportivi e di calcio. E non è certo dal tema del colore della pelle che occorre partire se si vogliono rivitalizzare i vivai. Per queste generazioni ci auguriamo presto i passi avanti della nuova legge sul diritto di cittadinanza”.

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