Roma – 4 aprile 2012 – Incassava dai 500 ai 1500 euro per domande di permessi di soggiorno che non sarebbero mai arrivati o per ricorsi senza speranze che servivano solo ad allungare i tempi e ad aumentare i suoi guadagni.
Un avvocato cinquantacinquenne specializzato in diritto dell’immigrazione è stato arrestato stamattina a Roma dagli uomini dell’ufficio stranieri e della squadra mobile capitolina. Gli è contestato il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e con lui sono indagati anche altre sessanta persone, italiane e straniere.
Secondo le indagini, ha “confezionato” illegalmente e a caro prezzo circa 1200 domande di permesso di soggiorno per conto di altrettanti immigrati irregolari, anche provenienti da altre regioni d’Italia. Avrebbe falsificato documenti e procacciato falsi datori di lavoro, ai quali prometteva somme poi non corrisposte.
Una truffa particolarmente complessa, anche perché, una volta presentate le domande e consegnate ai suoi clienti le ricevute, l’avvocato si affrettava a presentare alle autorità una denuncia/querela con la quale disconosceva la paternità dei documenti prodotti. Le domande venivano puntualmente rigettate e il legale in alcuni casi offriva i suoi servizi per improbabili e costosi ricorsi.