Roma – 21 ottobre 2011 – In Tunisia bisognerà aspettare domenica, ma in Italia le prime elezioni dopo la rivoluzione che ha posto fine al regime di Ben Ali sono iniziate ieri, continuano oggi e andranno avanti fino a domani sera.
In 83 seggi aperti dalle 8 alle 20 nei consolati e nelle città dove la comunità è più numerosa, i tunisini che vivono qui possono presentarsi alle urne portando con sé la carta di identità tunisina o il passaporto. “Può votare anche chi non è ancora iscritto alle liste elettorali” spiega a Stranieriinitalia.it Andane Mokrani, presidente dell’Istanza Regionale Indipendente per le Elezioni in Italia.
Si vota per eleggere i membri dell’Assemblea che scriverà la nuova Costituzione del paese nordafricano. Tre di questi arriveranno dall’Italia, scelti tra ventidue liste tenute a rispettare le pari opportunità: il principio è del 50%, ma dal momento che in ogni lista ci sono tre candidati, almeno uno deve essere donna.
Chi sono i candidati “italiani”? “Persone che vivono qui da molti anni, attivi nella società civile e nell’associazionismo, comunque volti nuovi per la nostra scena politica. La legge vieta, infatti, che possa partecipare alle elezioni chi ha avuto incarichi nel passato regime” sottolinea il presidente dell’IRIE.
Ieri l’affluenza non è stata alta, ma oggi è in salita e sabato pomeriggio, quando molti lavoratori saranno liberi, si prevede un exploit. Secondo le stime dell’ IRIE, gli elettori in Italia sono oltre ottantamila, bisognerà vedere quanti risponderanno all’appello.
Il momento è storico. “Queste elezioni – conclude Mokrani – sono il primo frutto istituzionale della rivoluzione, si vota per la legittimità democratica del nostro Paese. C’è un grande cambiamento culturale, il popolo prende l’iniziativa, si organizza e sceglie liberamente e con trasparenza i suoi rappresentanti. Invito tutti a votare”.
Elvio Pasca