"Serve un politica economica-finanziaria e sociale basata sulla cooperazione con i paesi del sud del Mediterraneo" Roma – 16 febbraio 2011 – "Il massiccio flusso di immigrati, per lo più provenienti dalla Tunisia, è un problema molto serio".
Sono queste le parole di Livia Turco, responsabile dell’immigrazione del Partito Democratico, che questa mattina ha affrontato il problema sulle pagine dell’Unità.
Secondo la Turco, il nostro "Governo più che lamentarsi con l’Europa" dovrebbe prendere consapevolezza di ciò che sta accadendo tra i paesi del sud del Mediterraneo. Ovvero, scrive sempre l’On. Turco, tra questi paesi e quelli dell’unione Europea, è venuto meno quel patto di scambio che prevedeva aiuti per il sostegno e la stabilità di quei regimi in cambio della lotta al terrorismo e al controllo dei flussi migratori.
Il motivo, per il deputato Pd, è ovviamente da ascrivere alla crisi economica ma anche "all’insostenibilità di regimi, per lo più corrotti, in carica da oltre 20 anni" che hanno privato i propri popoli delle libertà fondamentali.
Per la Turco ora però deve essere il momento della responsabilità e delle soluzioni che devono essere inquadrate in una strategia di medio-lungo periodo. Nell’immediato è necessario l’appoggio europeo per mettere a disposizioni fondi straordinari per l’emergenza ed anche un’equa distribuzione degli immigrati nei paesi europei e un’apertura al dialogo con il provvisorio governo tunisino per soluzioni condivise.
Nel medio e lungo periodo, invece, appare opportuno rivedere le politiche di partenariato e vicinato, applicate ad un radicale cambiamento sia come approccio al problema dell’immigrazione, sia come azione che deve prevedere una politica di cooperazione sia dal punto di vista economico-finanziario che da quello sociale, conclude Livia Turco.