Roma – 14 febbraio 2013 – “Durante questa campagna elettorale c’è un silenzio tombale riguardo all’immigrazione. Evidentemente il centro destra e' imbarazzato: la legislatura e' iniziata con il reato di immigrazione clandestina e i medici spia. Il silenzio attuale lo spiego col fatto che gli esiti di quella politica sono fallimentari''.
Lo ha detto stamattina Livia Turco, presidente del Forum Immigrazione del Partito Democratico, presentandone il programma sull’immigrazione. “Adesso – ha spiegato – non si può più dire “Immigrati, via dall’Italia” perché se ne stanno andando da soli; o “Ci rubano il lavoro”, perché ci sono i settori dove gli italiani non vogliono lavorare nonostante la crisi; “Ci rubano le sicurezze sociali”, perché gli enti di previdenza stanno fallendo da soli”.
''Non si parla – ha sottolineato – di problemi del Paese, si raccontano solo favole, ed e' difficile raccontare favole sull'immigrazione. Non reggono più i loro argomenti perchè quello che hanno raccontato e' stato smentito dai fatti”.
Entrando le dettaglio del programma del Pd, Turco ha spiegato che “innanzitutto vanno cancellate le norme discriminatorie, ad esempio il reato di clandestinità, la vergognosa tassa sul permesso di soggiorno e i 18 mesi nei Cie, strutture disumane. Oppure quelle che non vengono applicate, come l’espulsione immediata. Le nostre proposte porteranno ad una nuova legge sull’immigrazione, una legge moderna, che resti nel tempo”.
Alla presentazione è intervenuto anche Marco Pacciotti, coordinatore del Forum, sottolineando come le proposte del Pd rispondano all’evoluzione dell’immigrazione nel nostro Paese. “La legge, fino ad oggi, era basata sul concetto dell’immigrato temporaneo, invece l’Italia è diventata un Paese di immigrazione stabile, che ha bisogno di una legge moderna e realistica”.
Pacciotti ha ricordato che il “percorso che ha portato a questo programma è partito dal Forum Immigrazione, un organismo aperto a chiunque voglia confrontarsi su questi temi”. E poi ha sottolineato che “il Pd è l’ unico partito che ha candidato quattro giovani di origine straniera”, riferendosi alla corsa al Parlamento di Khalid Chaouki, Cecile Kyenge, Nona Evghenie e Fernando Biague.
Marianna Soronevych