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Tutte le novità del ddl sicurezza

Reato di ingresso clandestino, 18 mesi nei Centri di identificazione ed espulsione, stretta sui matrimoni di comodo
Roma – 5 giugno 2008 – Il contrasto dell’immigrazione clandestina è al centro del disegno di legge sulla sicurezza approvato dal governo che ora andrà all’esame del Parlamento. Vediamo le novità principali.

Si inizia con una stretta contro i matrimoni di comodo (art.3).  Il coniuge straniero potrà chiedere la cittadinanza italiana solo due anni dopo il matrimonio (oggi bastano sei mesi), che diventano tre se è residente all’estero. I tempi si dimezzano solo se la coppia ha figli.

Il ddl vuole poi introdurre il reato di “ingresso illegale”, con reclusione da sei mesi a quatto anni, per colpire chi entra in Italia violando il Testo Unico sull’immigrazione (art. 9). In questi casi è previsto l’arresto obbligatorio e processo per direttissima, e insieme alla condanna il giudice ordina l’espulsione dello straniero.

Altre novità riguardano l’iscrizione all’anagrafe, che sarà possibile solo per chi ha un alloggio idoneo (art. 16). Il Comune dovrà infatti verificare le condizioni igienico-sanitarie dell’immobile in cui chi presenta domanda vuole fissare la propria residenza.

Il testo interviene anche sul money transfer, imponendo alle agenzie di fotocopiare il documento di identità e il permesso di soggiorno di chi spedisce denaro e di conservare le copie (art.17). Quando il cliente non ha il permesso, le agenzie devono segnalare i suoi dati alla polizia. Se non lo fanno, perdono la licenza.

Si allunga, infine, il tempo massimo di permanenza dei clandestini nei Centri di identificazione ed espulsione, il nuovo nome dei Cpt (art. 18). Dopo i primi sessanta giorni, se ci sono difficoltà per l’identificazione o per il rimpatrio,  il giudice può autorizzare una proroga di altri sessanta giorni, e così via di proroga in proroga fino a un massimo diciotto mesi.

Elvio Pasca

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