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Ue: “No a decisioni unilaterali su Schengen”

Malmstroem dopo il vertice dei ministri degli interni:  “Sospensioni della libera circolazione sono ultima spiaggia. Decisioni vanno prese su base comunitaria”

Roma – 12 maggio 2011 –  La libera circolazione nell’area Schengen non si tocca con decisioni unilaterali. Sì a sospensioni in casi eccezionali, ma solo sulla base di regole concordate tra tutti i paesi europei.

È la posizione ribadita oggi da Bruxelles  al termine della riunione di ministri degli interni dei 27. “L’opinione della maggioranza dei paesi e’ che uno stato membro  non dovrebbe poter prendere individualmente una decisione simile  (chiudere le frontiere, ndr), perche’ potrebbe fare scattare una  reazione a catena che comprometterebbe la fiducia degli altri stati  membri”, ha spiegato il ministro dell’interno ungherese Sandor  Pinter, sottolineando che “e’ per questo che occorre una risposta  comunitaria, solo che come sara’ questo dipendera’ dai nostri lavori”.

“Abbiamo bisogno di chiarire le procedure per evitare decisioni  unilaterali e non coordinate da parte dei paesi membri”, ha fatto eco  la commissaria Ue agli affari interni Cecilia Malmstroem. Anche la Commissione   “Commissione “pensa che decisioni di questo  tipo debbano essere prese su una base comunitaria”.

Secondo la Malmstroem c’e’ stata nel corso della riunione dei ministri degli interni dei 27 una “unanimita’ molto forte” sul fatto che Schengen sia una “conquista che dobbiamo difendere”. Per questo secondo la responsabile di Bruxelles e’ ora “necessario identificare gli strumenti” con cui rafforzarne la governance, dove solo come “ultimissima spiaggia”, a “condizioni molto ben definite” e “temporaneamente” possono essere reintrodotti i controlli alle frontiere.

Non c’e’ stata finora “nessuna discussione” sulle misure annunciate dalla Danimarca, che il ministro danese per l’immigrazione Soren Pind ha illustrato all’inizio dei lavori.

“La Danimarca ci ha informati questa mattina e ieri pomeriggio ci aveva gia’ inviato le prime informazioni, ma non abbiamo ancora avuto la possibilita’ di esaminarle e su questo non c’e’ stata nessuna discussione”, ha riferito la Malmstroem. “Il collega danese ha ribadito che la decisione presa rientra nelle regole di Schengen e che le misure che saranno prese non intendono andare contro” il trattato, ha rassicurato anche il ministro dell’interno ungherese che ha presieduto i lavori.

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