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Ue: regole comuni su immigrazione e asilo

Siglato il patto europeo . I 27 mettono al bando le maxi-sanatorie

Bruxelles – 16 ottobre 2008 – Il consiglio europeo, che riunisce i capi di stato o di governo di tutti i ventisette Paesi dell’Ue, ha approvato definitivamente stamattina a Bruxelles il “patto sull’immigrazione e sull’asilo” proposto dalla presidenza francese.

Il patto impegna gli stati membri a organizzare l’immigrazione legale tenendo conto delle priorità, dei bisogni e delle capacità d’accoglienza, favorendo l’integrazione soprattutto degli immigrati a lungo termine. Andranno stabiliti dei criteri anche per i ricongiungimenti, valutando  ad esempio la disponibilità di mezzi di sostentamento e di un alloggio.

Si rilancia la lotta contro l’immigrazione irregolare, assicurando il ritorno dei clandestini nei Paesi di origine o in quelli di transito anche attraverso accordi di riammissione. Il patto dice no alle maxi-sanatorie, ma ammette regolarizzazioni ad personam per motivi umanitari o economici. Andranno poi rinforzati i controlli alle frontiere potenziando l’agenzia Frontex e generalizzando entro il 2012 i visti biometrici.

Altro obiettivo è la realizzazione di una procedura d’asilo unica. Infine, andrà realizzato un partnerariato globale con i Paesi d’origine e di transito, favorendo le sinergie tra migrazioni e sviluppo.

"È un’iniziativa estremamente importante, perché si traduce in un controllo europeo dei flussi migratori", ha commentato al termine del vertice il ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini. Secondo il responsabile della Farnesina: "Non ci saranno regole e principi diversi da Paese a Paese su questo che e’ un grande tema dell’Europa".

"Soddisfatto" anche il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi: "Noi siamo un Paese affacciato sul Mediterraneo, – ha sottolineato il premier – che sopporta più di altri l’arrivo dei clandestini e che quindi aveva fatto accordi bilaterali, ora invece gli accordi sono a livello europeo e varranno per tutti". "Ora – ha detto Berlusconi – non si potrà più dire che le regole italiane sono più severe perché ci saranno norme uguali per tutti i Paesi".

EP

Ecco il testo del "Patto europeo sull’immigrazione e sull’asilo"

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