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UE: RIMPATRI; PPE E LIBERALI PER IL SI’, PSE E SINISTRA NO

STRASBURGO
(ANSA) – STRASBURGO, 17 GIU – Alla vigilia del voto, che si preannuncia sul filo di lana, i gruppi parlamentari stanno prendendo posizione sulla direttiva sui rimpatri dei clandestini extracomunitari. A grandi linee Popolari, liberaldemocratici dell’Adle e il gruppo di destra Uen si schiereranno a favore del compromesso faticosamente raggiunto col Consiglio. Nel gruppo Adle la delegazione del Pd e anche quella polacca potrebbero votare a favore di alcuni emendamenti. Contro la proposta di direttiva si esprimeranno i socialisti, anche se alcune delegazioni, come quella spagnola, britannica e tedesca, dovrebbero votare per la direttiva. Sempre sul fronte del no i gruppi della sinistra e i verdi. Con l’approvazione anche di un solo emendamento verrebbe a cadere l’accordo di compromesso in prima lettura, una prospettiva che il relatore Manfred Weber (Ppe), Commissione Ue e Consiglio vorrebbero evitare a tutti i costi. "Non ci opponiamo ad una politica dei rimpatri ma questo compromesso per noi è inaccettabile in termini di protezione dei diritti", ha detto nel dibattito in aula la socialista francese Martine Roure, mentre il capogruppo Martin Schulz non é voluto sbilanciare sull’esito del voto di domani. "Il voto finale dipenderà da quello che avviene ai nostri emendamenti", ha affermato Schulz, riferendosi alle dieci proposte di modifica presentate dal gruppo Pse. La co-presidente del Verdi Monica Frassoni ha definito il compromesso "un accordo inefficace, inumano e crudele", mentre il capogruppo dell’Adle Graham Watson lo ritiene "non ideale, ma il migliore possibile". Infine il relatore Manfred Weber, parlando con i giornalisti, ha anche risposto alle critiche delle chiese e delle ong. "Sono come quelle di Greepeace quando approviamo le direttive sull’ambiente. Non sono mai contenti". (ANSA)
CLG/

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