Bruxelles, 9 marzo 2012 – I 27 paesi Ue hanno trovato un’intesa di principio adottando una posizione condivisa sulla costituzione di un “quadro comune” di solidarieta’ tra stati membri per la gestione dei migranti richiedenti asilo nell’Ue.
Questo sistema, presentato dalla Commissione Ue gia’ nel 2009 con il nome di “Programma di reinsediamento congiunto”, permettera’ di alleviare la pressione su quei paesi Ue piu’ sottoposti a questo tipo di richieste.
“Accolgo con favore l’adozione odierna di una posizione comune da parte del Consiglio sul ‘Joint Resettlement Programme’ presentato nel 2009 dalla Commissione”, ha affermato soddisfatta la commissaria Ue agli Affari interni Cecilia Malmstroem, sottolineando che si tratta di “una misura estremamente necessaria e un passo in avanti considerevole verso impegni concreti e maggiore cooperazione per quanto riguarda il reinsediamento dei rifugiati in Europa”. Questo nuovo sistema sostenuto dall’esecutivo Ue, infatti, ha ricordato la Malmstroem, “ci permettera’ di mettere insieme le nostre risorse e fare davvero la differenza in uno spirito di solidarietà”.
Per questo, ha ancora auspicato la commissaria, la speranza e’ che il Parlamento europeo si esprima a favore dell’adozione del Programma. Il nuovo meccanismo indichera’ la lista dei rifugiati il cui reinsediamento potra’ ricevere finanziamenti Ue, individuando casi e nazionalita’ prioritarie e offrendo incentivi ai paesi disponibili. Per il 2013, Bruxelles propone Congo, Iraq, Afghanista, Somalia, Burma ed Eritrea. Per il 2014-2020, invece, l’intenzione e’ quella di creare un nuovo meccanismo piu’ flessibile e piu’ attraente per gli stati membri, facendo un uso piu’ strategico dei reinsediamenti.