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Uil: “Una soluzione per gli irregolari che lavorano”

Loy sulle proteste di Brescia e Milano. "La legge non è stata chiara" Roma – 12 novembre 2010 – Una soluzione “giusta e possibile” per chi, pur avendo un lavoro, è rimasto fuori dalla regolarizzazione. È l’appello della Uil di fronte alle forme estreme di protesta messe in atto a Brescia e Milano.

“Sono moltissimi i casi di stranieri che hanno partecipato alla procedura di emersione e che erano stati illusi che la loro domanda sarebbe stata accettata, anche se erano stati colpiti da un mandato di espulsione. Purtroppo, all’inizio la normativa non è stata chiara, ed anche per questo sono state necessarie sentenze successive per chiarire chi avesse diritto o meno alla regolarizzazione” dice Guglielmo Loy, segretario confederale della Uil.

“Oggi  – sottolinea il sindacalista – la situazione rischia di complicarsi, in assenza di proposte di soluzione ragionevoli”.

Secondo la Uil la strada da seguire “non è quella della disperazione”. Serve invece “un confronto nel merito della normativa per migliorarla, al fine di dare risposta alla realtà di migliaia di persone che lavorano onestamente, pure senza avere un regolare permesso di soggiorno”.

“Chiediamo dunque al Governo – conclude Loy – di prendere in mano la situazione subito e trovare una soluzione giusta e possibile”.

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