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Uk: “Precedenza agli inglesi per le case popolari”

Piano del governo Brown per tutelare gli autoctoni. Ma i dati smentiscono l’accaparramento delle council houses da parte degli immigrati

Roma – 30 giugno 2009 – “Precedenza alle famiglie inglesi nell’assegnazione delle case popolari”. Fa discutere la proposta avanzata in questi giorni in Gran Bretagna  dai laburisti di Gordon Brown per tutelare  i sudditi di sua Maestà, scalzati dagli immigrati nelle liste d’attesa.

Oggi le “council houses” vengono assegnate in base alle necessità: chi non ha tetto e ha figli piccoli ha la precedenza. Una condizione che apparentemente favorirebbe gli immigrati, che arrivano in Gran Bretagna senza grandi mezzi economici e spesso si portano dietro famiglie numerose.  Il piano del governo Brown vuole cambiare le regole, legando maggiormente il punteggio  agli anni di residenza e dando quindi più chance alle famiglie autoctone.

Il programma laburista ha suscitato molte critiche da parte dell’opposizione e delle associazioni degli immigrati e secondo molti, numeri alla mano, non sarebbe necessario.

Le ricerche citate dalla stampa anglosassone rivelano infatti che dei il 60% dei nuovi immigrati vive in case in affitto, il 18% compra casa, e solo l’11% è in coda per una casa popolare. Se poi si guarda a chi già vive nelle case popolari, ben il 90% è nato in Gran Bretagna, e meno del 3% sono immigrati appena arrivati.

Brown e i suoi avrebbero quindi sollevato un problema inesistente inseguendo, accusa l’opposizione, la propaganda del British National Party, formazione ultranazionalista cresciuta sensibilmente alle ultime elezioni europee. Proprio il BNP, che rischia un’inchiesta per razzismo, sarebbe infatti tra i propugnatori del ‘local homes for local people’.

Per saperne di più: Foreignersinuk.co.uk

EP

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