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Umbria: il consiglio regionale dice “no” al Cie

La mozione ha incassato l’approvazione delle sole forze di opposizione in Aula, mentre la maggioranza ha votato compatta per la bocciatura dell’atto

Perugia, 26 ottobre 2011 – Il Consiglio regionale dell’Umbria ha respinto con 16voti contrari e 7 favorevoli, quelli dell’opposizione la mozione presentata dal consigliere Franco Zaffini (Fare Italia), il quale chiedeva al Consiglio regionale di ”attivarsi presso il Ministero dell’Interno per la realizzazione in Umbria di un Centro per l’identificazione e l’espulsione degli immigrati clandestini, concertando con le amministrazioni locali idonee soluzioni ubicative”.

Zaffini aveva chiesto un ”dibattito serio”, invitando i colleghi ad ”abbandonare le proprie posizioni ideologiche per dare un contributo su una problematica difficile da gestire, come si evince dai fatti di cronaca riguardanti la nostra regione e dalle prese di posizione della quasi totalita’ dei sindacati di polizia e perfino da esponenti delle istituzioni, fra i quali il sindaco di Perugia”.

Ma la mozione ha incassato l’approvazione delle sole forze di opposizione in Aula, mentre la maggioranza ha votato compatta per la bocciatura dell’atto perche’ ”il tema della sicurezza – ha detto la presidente Marini – non deve essere confuso con quelli, piu’ generali, attinenti l’immigrazione, e comunque l’istituzione di un Cie non risolve il problema della sicurezza ed e’ materia che attiene al Governo”.

Zaffini ha replicato che ”pur essendo il controllo dell’immigrazione attinente all’operato del Governo, se quest’ultimo non riceve alcun input dalla Regione, i problemi restano tutti a carico dell’ente locale. E se la Regione non riesce ad occuparsi adeguatamente degli immigrati, sara’ la criminalita’ organizzata a trovare mansioni per loro”.

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