Il progetto del governo lungo 175 chilimetri di frontiera con la Serbia. “Non possiamo aspettare l’Ue”
Budapest – 17 giugno 2015 – L’Europa si chiude sempre più in una fortezza. Lungo tutto il confine tra Ungheria e Serbia sorgerà un muro per bloccare la “rotta dei Balcani”, utilizzata sempre più spesso da profughi e migranti economici.
“Parliamo di un tratto di confine lungo 175 km (110 miglia), la cui chiusura fisica potrà essere realizzata con una recinzione alta quattro metri. Il ministro dell'Interno ha ricevuto l'ordine di costruirla” ha annunciato oggi il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto.
"L'immigrazione – ha spiegato il rappresentante del governo – è uno dei problemi più gravi per l'Unione europea di oggi. I paesi dell'Ue cercano una soluzione, ma l'Ungheria non può permettersi di aspettare più a lungo”.
I lavori preparatori per chiudere il confine dovrebbero essere terminati già mercoledì prossimo. Il 1 luglio il piano verrà illustrato alle autorità serbe, durante un verice bilaterale. Szijjarto assicura che il muro non violerà alcuna norma internazionale.
L’Ungheria pensa di difendersi così da una pressione che si va intensificando. Secondo le stime del governo, dell’inizio dell’anno sono già entrate irregolarmente nel Paese 57 mila persone, contro le 43 mila di tutto il 2014, tra le quali ci sono afghani, pakistani e siriani. Dopo la Svezia, l’Ungheria è il Paese europeo che lo scorso anno ha accolto più rifugiati pro capite.
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