L’Alto Commissario Filippo Grandi: “L’Unione europea puo’ svolgere un ruolo di leadership”. Puntare su “percorsi alternativi”, “rafforzamento dell’asilo” e “riformare il sistema di accoglienza”
Roma – 2 dicembre 2016 – La crisi dei migranti colpisce il mondo intero e la sua soluzione passa per una “migliore prevenzione” e per un “maggiore sostegno agli Stati piu’ fragili”, oltre che per una riforma del sistema di accoglienza.
Così l’Alto commissario Onu per i rifugiati, Filippo Grandi, nel suo intervento al Forum Med 2016 a Roma. “Non bisogna vedere questa crisi come una crisi europea, ma come una crisi globale, in cui l’Unione europea puo’ svolgere un ruolo di leadership”.
Nel tentativo di limitare o risolvere la crisi, l’Unhcr propone “una migliore prevenzione, lavorando sul versante politico”, con un “maggiore sostegno agli Stati piu’ fragili da cui provengono i migranti, Somalia, Afghanistan, Siria, Iraq”, ha sottolineato Grandi, che ha evidenziato anche la necessita’ di “stabilizzare coloro che fuoriescono da questi paesi offrendo un’assistenza piu’ mirata ai paesi ospitanti, come ad esempio la Turchia”. Secondo l’alto commissario Onu per i rifugiati, insomma, bisogna intraprendere “percorsi alternativi”, puntare sul “rafforzamento dell’asilo” e anche “riformare il sistema di accoglienza dell’Ue”.
Intanto però nel Mediterraneo si continua a morire. Grandi stima che almeno 5.000 persone avranno perso la vita alla fine del 2016 nel tentativo di raggiungere l’Europa. Quest’anno “400.000 persone hanno attraversato il Mediterraneo quest’anno e Una buona parte ha raggiunto l’Italia, ovvero 170.000”. “L’anno scorso – ha però ricordato l’alto commissario Onu – erano stati un milione”.