Roma, 31 marzo 2014 – Un giudizio positivo sui salvataggi in mare svolti negli ultimi mesi nell'ambito delle operazioni di soccorso predisposte dal governo e' stato espresso dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) in occasione dell'audizione svolta il 25 marzo davanti Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'Accordo di Schengen, di vigilanza sull'attivita' di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione nell'ambito dell'indagine conoscitiva sui flussi migratori in Europa attraverso l'Italia, nella prospettiva della riforma del sistema europeo comune d'asilo e della revisione dei modelli di accoglienza.
Secondo l'UNHCR – rappresentato da Andrea De Bonis – occorre comunque una ''maggiore pianificazione delle misure d'accoglienza per i richiedenti asilo che potrebbero arrivare in Italia nei prossimi mesi''. Nei primi tre mesi del 2014 sono stati registrati circa 10.000 arrivi e le previsioni indicano un trend in aumento nei mesi estivi. I centri di accoglienza ordinari sono gia' pieni e, se non si affrontera' il tema con una programmazione efficace che indichi una stima del fabbisogno d'accoglienza dei richiedenti asilo e le modalita' per individuare i posti disponibili garantendo standard adeguati, il rischio e' quello di arrivare a breve a una condizione difficilmente gestibile.
''Il tema dell'accoglienza, assieme a quello dell'integrazione, dovrebbe essere affrontato nel contesto di una piu' ampia riforma del sistema asilo italiano da realizzare nell'ambito del recepimento delle Direttive europee e del futuro Testo Unico sull'Asilo'' ha osservato l'UNHCR. ''Garantire standard d'accoglienza adeguati per i richiedenti protezione internazionale rappresenta un presupposto essenziale per rafforzare in Europa la discussione sul tema asilo e sulla specificita' degli flussi migratori nel Mediterraneo, anche in vista del semestre di presidenza italiana dell'Unione europea''.