Menu

Il portale dell'immigrazione e degli immigrati in Italia

in

Uniti nelle differenze, il discorso del re fa il giro del mondo

Per Harald V di Norvegia si può essere un  unico popolo anche se si arriva dai quattro angoli del mondo e se si professano tante religioni. VIDEO

 

Roma – 7 settembre 2016 – “Non è sempre facile dire da dove veniamo, a quale nazionalità apparteniamo. Casa è dove sta il cuore, che non può essere sempre messo tra i confini di un Paese”. Parola di re. 

Harald V di Norvegia il primo settembre fa ha ospitato nei giardini del Palazzo Reale di Oslo oltre millecinquecento persone, davanti alle quali ha pronunciato un discorso. Il video, rimbalzando sui social, è  andato ben oltre i confini del suo reame e continua a collezionare migliaia di condivisioni. 

Chi sono i norvegesi? Si è chiesto il re, che in settantanove anni di vita ha visto cambiare molto i suoi sudditi. Eppure, questa la conclusione, si può essere un unico popolo anche se si arriva dai quattro angoli del mondo, si professano tante religioni, si ama in modi diversi. 

“I norvegesi – ha detto il sovrano – vengono dal nord, dal centro e dal sud e da tutte le altre regioni. Sono anche immigrati da Afghanistan, Pakistan, Polonia, Svezia, Somalia e Siria. I miei nonni sono immigrati da Danimarca e Inghilterra 110 anni fa”.

“I norvegesi sono ragazze che amano ragazze, ragazzi che amano ragazzi, e ragazze e ragazzi che si amano a vicenda”. E ancora: “I norvegesi credono in Dio, in Allah, in tutto e in niente”. “In altre parole, tu sei norvegese, noi siamo norvegesi”. 

“La mia più grande speranza per la Norvegia – ha concluso Harald V –  è che ci prenderemo cura gli uni degli altri. Che saremo capaci ancora di costruire questo Paese sulla fiducia, sulla fratellanza e sulla generosità e di sapere che, a di là delle nostre differenze, siamo un unico popolo”. 

 

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]
Exit mobile version