Roma – 4 dicembre 2012 – Dopo essere stati decisivi per la rielezione di Obama i latinos non tornano certo nell’ombra, ma premono perchè durante il secondo mandato del presidente americano arrivi finalmente in porto una riforma globale dell’immigrazione. Compresa una soluzione (che difficilmente può essere diversa da una sanatoria) per milioni di lavoratori irregolari.
Per l’impresa scendono in campo anche i big della comunità. Eva Longoria, l’attrice diventata famosa con la serie Desperate Housewives, vuole lanciare un’organizzazione che si concentri proprio sulla riforma, e con il supporto di migliaia di ispanoamericani raccolga fondi e crei una robusta presenza online e sui social media per fare pressioni sul Congresso. Insieme a lei altri due grandi “bundlers” (raccoglitori di finanziamenti) della rielezione di Obama: l’architetto di San Antonio Henry Muñoz e Andres Lopez membro del Democratic National Commitee.
Longoria è già promotrice di un’omonima fondazione che sostiene le studentesse e le imprenditrici di origine latinoamericane. Con Muñoz e Lopez ha anche promosso The Futuro Fund, iniziativa che ha organizzato il sostegno (anche economico) dei latinos per la rielezione di Obama. Il terzetto preme poi per istituire a Washington un National Latino Museum sul Mall, il viale monumentale nel cuore della Capitale.
“Ci stiamo chiedendo come portare avanti l’esperienza del Futuro Fund. Ciò che abbiamo costruito non è finito con le elezioni. Noi abbiamo davvero una voce, e non solo quando votiamo” ha spiegato oggi Muñoz a Politico.com, annunciando che il loro orizzonte di azione già copre i prossimi quattro anni.
EP