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Vaccino anti covid, nessuna perdita di efficacia di fronte alle varianti inglese e sudafricana

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Roma, 8 gennaio 2020 – Il vaccino anti covid in commercio non perde di efficacia di fronte alle varianti emergenti. A dimostrarlo è una ricerca svolta dalla Pfizer-BioNTech e dalla University of Texas Medical Branch. Lo studio conferma che il vaccino sviluppato dall’azienda sarebbe efficace su 15 diverse mutazioni del virus, compresa la variante inglese e quella sudafricana. Allo stesso modo, sono giunti a un risultato pressoché uguale anche i ricercatori del Fred Hutchinson Cancer Research Center e della University of Seattle. L’esito permette di tirare un sospiro di sollievo dopo i timori emersi nelle scorse settimane.

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Vaccino anti covid, efficace contro 15 mutazioni

Da quando è scoppiato, il coronavirus ha sempre dimostrato la sua capacità di variare. Tramite gli studi, però, i ricercatori sono stati in grado di capire che le principali mutazioni delle nuove varianti si localizzano nella spike, la proteina utilizzata dal virus per ancorarsi alle cellule. Proprio per questo motivo, nelle scorse settimane, è emerso il timore da parte degli scienziati che il vaccino anti covid, progettato proprio per indurre una risposta contro questa proteina, potesse perdere di efficacia. Ovviamente, ancora i tempi sono troppo brevi per avere delle risposte sicure. Tuttavia, secondo gli esperi, il sistema immunitario, grazie al vaccino, dovrebbe essere in grado di produrre molti anticorpi differenti, capaci di riconoscere diverse porzioni della proteina spike. Di conseguenza, la variazione non dovrebbe avere un impatto significativo sull’efficacia del vaccino anti covid.

A confermarlo sono i primi dati. Lo studio realizzato a Seattle, infatti, ha valutato l’eventuale capacità di una serie di mutazioni conosciute di conferire al virus l’abilità di non essere riconosciuto dal sistema immunitario. Per poterlo fare, gli esperti hanno analizzato la capacità degli anticorpi presenti nel siero dei pazienti di neutralizzare i diversi virus mutati. E il risultato è soddisfacente: è emerso che solamente pochissime mutazioni, presenti al momento nello 0,1% dei virus che conosciamo, sono in grado di schivare parzialmente la risposta immunitaria. Ma soprattutto è stato evidenziato che, per quanto riguarda la variante inglese, gli anticorpi sono in grado di riconoscere perfettamente il virus. Questo significa che il vaccino anti covid non perde la sua efficacia.

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Prevedere le mutazioni

In ogni caso, grazie alla tecnologia mRNA, sarà permesso rimodulare il vaccino anti covid sulle caratteristiche delle varianti. E lo si potrà fare tramite un processo relativamente semplice. E’ chiaro che perché questo possa funzionare per davvero, sarà necessario prevenire le mutazioni. A questo proposito uno studio realizzato dal gruppo di ricerca di Rino Rappuoli della Fondazione Toscana Life Science, ha mostrato come sia possibile prevedere nuove variazioni del virus capaci di evadere la risposta immunitaria.

Ciò che rimane fondamentale, comunque, nonostante il vaccino anti covid, è mantenere alta l’attenzione. Questa infatti non è una soluzione immediata, servirà molto tempo perchè possa crearsi una vera immunità di gregge. Sicuramente, però, è un punto di partenza verso la sconfitta del coronavirus. E’ importante quindi continuare a rispettare i distanziamenti, indossare le mascherine e igienizzare le mani, mentre si aspetta di essere convocati per vaccinarsi.

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