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VATICANO:PRIMI 3 PATRONI DI MILANO ERANO IMMIGRATI AFRICANI

(ANSA) – CITTA’ DEL VATICANO, 7 MAG – L’Osservatore romano ricorda che i "primi patroni di Milano" sono stati "tre immigrati africani" e a loro – Vittore, Nabore e Felice – dedica un ampio articolo firmato da Inos Biffi, a partire dai canti di sant’Ambrogio. Alcuni dei martiri cantati da Ambrogio, ricorda Biffi, "appartengono alla Chiesa di Roma, la Chiesa d’origine di sant’Ambrogio, …Altri non sono d’origine milanese, e tuttavia Ambrogio li ritiene appartenenti alla Chiesa milanese, perché generati alla grazia da questa Chiesa: così Vittore, Nabore e Felice". Decapitati all’inizio del IV secolo, i tre martiri, ricorda l’Osservatore romano, "erano venerati a Milano, come sembra, dal tempo e per merito del vescovo Materno (316-328c.),…" "I nostri martiri" li chiama, dunque, Ambrogio, ma, come lui stesso afferma nell’inno, non erano milanesi di nascita: "provenivano dalla Mauritania..". Giunti dai "confini del mondo", "nelle regioni padane – nota il giornale vaticano – erano dunque stranieri e ospiti; e tuttavia Ambrogio non esita a chiamarli "martiri di Milano", in virtù di una cittadinanza acquistata al caro prezzo del loro sangue versato per la fede – e per questo subito definiti pii". E, tuttavia, quella estraneità, rimarca Biffi, "non solo è superata, ma si trasforma in un’intima appartenenza: la vasta pianura padana li accolse con un’ospitalità pagata al caro prezzo del martirio, mentre la fede di una Chiesa – ricorre in Ambrogio l’espressione fides Ecclesiae – li ha colmati di Spirito Santo: ‘Nessuna patria – egli, infatti, scrive – e’ più vera della fede, che ha reso vicini quelli che erano lontani e ha unito col diritto della cittadinanza celeste gli ospiti e i pellegrinì". (ANSA).

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