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Velo integrale. Il Canton Ticino: “Divieto nella Costituzione”

Referendum nel cantone italofono, il governo proponeva di vietarlo con una legge ordinaria. L’imam: “Ma qui non vivono donne col burqa”

Roma – 23 settembre 2013 – Niente burqa, niqab e altri veli integrali nei luoghi pubblici.

Lo ha deciso con un referendum i cittadini svizzeri del Canton Ticino, prevedendo che il divieto venga inserito nella Costituzione e non solo, come proponeva il governo cantonale, nella Legge sull'ordine pubblico. La decisione è passata con il 65,4% dei voti favorevoli, mentre la controproposta del governo ha incassato “solo” il 59,83%.

Secondo il testo approvato, "nessuno può dissimulare o nascondere il proprio viso nelle vie pubbliche e nei luoghi aperti al pubblico (ad eccezione dei luoghi di culto) o destinati ad offrire un servizio pubblico". Perchè entri in vigore, servirà anche il via libera  dell’Assemblea federale, che dovrà garantire che dopo la modifica la costituzionale cantonale non sarà in contrasto con la costituzione federale.

“I grandi perdenti di questa votazione sono stati i fautori del doppio NO ( specie certe donne dell’area rosso-verde), che si sono battuti per difendere l’indifendibile, cercando di fare del burqa un simbolo di libertà. Invece il Popolo ha detto chiaramente che il burqa é un simbolo dell’oppressione della donna da parte degli estremisti islamisti, un simbolo contrario all’uguaglianza dei sessi e all’integrazione, un simbolo che lede la dignità di tutti, uomini e donne” esulta Giorgio Ghiringhelli del movimento “Il Guastafeste”, promotore della proposta costituzionale.

Parla invece di “voto assurdo“ l'imam Samir Radouan Jelassi della Lega dei Musulmani in Ticino, che non esita a parlare di "voto assurdo"."La gente è stata manipolata e non ha capito cosa ha votato. Non abbiamo burqa in Ticino. Qui semmai possiamo vedere un niqab indossato da turisti che arrivano a portare un aiuto all'economia e al turismo locale. Questa votazione viola il diritto personale. Si è fatta una campagna fondata sulla paura, presentando un pericolo, veicolato attraverso delle immagini, che non ha niente a che fare con la realtà ticinese".

Il risultato del referendum in Svizzera galvanizza, però, i leghisti i Italia. "Complimenti agli amici del Canton Ticino per l’esito del referendum che introduce nella costituzione cantonale il divieto di indossare il burqa nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. Adesso anche da noi si voti la stessa proposta di legge della Lega Nord” scrive su Facebook Nicola Molteni, capogruppo in Commissione Giustizia per la Lega Nord a Montecitorio.
 

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