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VERSO UNA NUOVA CITTADINANZA. Presentazione del progetto Seconde a chi? Giovani donne di seconda generazione tra cittadinanza e politica [Roma, 27 giugno 2013]

VERSO UNA NUOVA CITTADINANZA

 

Presentazione del progetto

Seconde a chi?

Giovani donne di seconda generazione tra cittadinanza e politica

Roma, giovedì 27 giugno, ore 12.00

Senato della Repubblica, Palazzo Madama, sala Caduti di Nassirya

 

 

Introducono

Loredana De Petris (senatrice Sel),Elettra Deiana (Coordinamento nazionale Sel), Giorgia Bordoni (coordinatrice del progetto Seconde a chi? ), Samia Oursana (Stranieri in Italia),Rosa Jijon (artista visiva)

 

partecipano e intervengono

 

Sergio Boccadutri (deputato Sel), Khalid Chaouki (deputato PD), Celeste Costantino (deputata Sel), Marco Furfaro (resp.movimenti sociali, precarietà, migranti, Coord.nazionale Sel), Mario Marazziti (deputato Scelta civica per l’Italia), Marisa Nicchi (deputata Sel), Alessia Petraglia (senatrice Sel), Giorgio Sorial (deputato Movimento 5 Stelle), Livia Turco (presidente della Fondazione Nilde Iotti),

 

e Cecile Kyenge, Ministra per l’integrazione

 

 

E’ stata invitata a partecipare la Ministra per le pari opportunità, lo sport e le politiche giovanili Josefa Idem

 

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Parte il progetto Seconde a chi. Giovani donne di seconda generazione tra cittadinanza e politica –proposto,  quale partner italiano  nell’ambito del programma europeo More women in european politics,  da Sinistra ecologia e libertà – con l’obiettivo di valorizzare il contributo culturale e la soggettività politica delle giovani donne di seconda generazione. Come? Estendendone i diritti di cittadinanza e favorendone la partecipazione politica, a livello nazionale ed europeo. Seconde a chi intende innescare una crescita culturale e democratica del nostro paese in una prospettiva interculturale.

Il progetto prevede la realizzazione di interviste, una mappatura dei siti e dei blog delle associazioni delle seconde generazioni, studi comparati sulla cittadinanza in Europa, rilevazioni statistiche, laboratori nelle scuole e tanto altro ancora. Il progetto si concluderà nel 2014 con gli “Stati generali delle seconde generazioni”, di cui verrà presentata l’articolazione il prossimo anno.

 

Un milione di giovani nati o vissuti in Italia aspetta da anni una nuova legge sulla cittadinanza per avere gli stessi diritti degli italiani. A partire dall’ossimoro “lo straniero nato in Italia” – così recita l’art.4 della legge in vigore – si può stilare un elenco infinito di paradossi che regolano la vita dei figli di genitori stranieri, nati e/o cresciuti in Italia, non definibili con la categoria di stranieri né tanto meno di immigrati, ma al contempo non considerati giuridicamente cittadini italiani. Ci sono imprenditrici e imprenditori che investono nel nostro mercato del lavoro ma sono senza cittadinanza. Ci sono ragazze e ragazzi nati in Italia da genitori stranieri con permesso di soggiorno regolare che possono ritrovarsi da un momento all’altro in un Cie se i genitori perdono il lavoro. Ci sono donne e uomini di seconda generazione che voglio impegnarsi nella vita politica ma non possono perché non sono cittadini italiani. Eppure questi stessi giovani sono l’altra Italia che studia, lavora, crea e arricchisce culturalmente ed economicamente il nostro Paese.

 

A marzo di quest’anno è stata lanciata la petizione on line Noi che…l’Italia sono anch’io con l’obiettivo di "suonare la sveglia" ai neoeletti. Il risultato? Sedicimila firme in pochi giorni. Finalmente il dibattito politico si è animato sulla questione dello ius soli. Persino gli schieramenti politici meno interessati al tema dei diritti di cittadinanza hanno avanzato proposte che lasciano intravvedere spiragli di riforma. Ed è presumibile che nei prossimi mesi verrà avviata la discussione parlamentare.

 

Il progetto Seconde a chi. Giovani donne di seconda generazione tra cittadinanza e politica è coordinato e realizzato  da una validissima équipe di ricercatrici e artiste provenienti da diversi contesti socioculturali: Erika Arribasplata, Giorgia Bordoni, Anna Maria Di Miscio, Elisabetta Hagos, Azeb Lucà Trombetta, Rosa Jijon, Samia Oursana, Renata Pepicelli, Isabella Peretti, Vincenza Perilli, Sonia Sabelli, Igiaba Scego, Stefania Vulterini, Ruth Zion.

 

Durante la conferenza stampa verrà presentato il progetto e verranno illustrate le azioni tendenti a valorizzare la ricchezza culturale delle soggettività delle donne di seconda generazione, delle loro iniziative sul territorio e delle lotte per i propri diritti. Si discuterà anche delle proposte di legge relative alla riforma della cittadinanza e del come contrastare le discriminazioni in atto.

 

 

Per partecipare è necessario inviare una mail di conferma entro il 26 giugno a vulterini@tiscali.it o perettiisabella@hotmail.com

 

Agli uomini è richiesto di indossare giacca e cravatta. L’accesso alla sala è consentito fino al raggiungimento della capienza massima.

Le richieste di accredito per giornalisti, fotografi e telecineoperatori devono essere inviate all’ufficio stampa del Senato tramite fax (06-67062947) o via mail (accrediti.stampa@senato.it) e devono contenere i dati anagrafici completi, gli estremi del documento di identità per i fotografi e gli operatori, e per i giornalisti il numero del tesserino dell’Ordine e l’indicazione della testata di riferimento.

 

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Ufficio stampa: Stefania Vulterini vulterini@tiscali.it cel. 347/8419378

Informazioni: Isabella Peretti perettiisabella@hotmail.com cel. 347/6983202

 
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