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È Vesak. Buddisti in festa anche in Italia

Si celebrano la nascita, l’illuminazione e l’accesso al Nirvana di Buddha. Tra gli immigrati festeggiano soprattutto gli srilankesi

Roma – 6 maggio 2009 – Nel mese di maggio i buddisti celebrano la loro festa più importante, il Vesak. Da oggi e fino alla fine del mese si festeggiano la nascita, l’illuminazione e l’accesso al Nirvana di Buddha. Tradizionalmente la festa coincide con il plenilunio del toro che quest’anno cade il 9 maggio alle 6 del mattino. I festeggiamenti possono iniziare qualche giorno prima e terminare qualche giorno dopo quella data.

Molte tradizioni vogliono sia data particolare importanza all’intero mese. Inoltre, ci sono correnti buddiste che festeggiano il Vesak in coincidenza con il plenilunio del segno dei gemelli, e altri ancora a metà tra i due pleniluni. Nel mondo buddista non esiste un calendario uniforme, alcune feste vengono celebrate secondo date fisse, altre seguono le fasi lunari e quindi variano di anno in anno.

In Italia il Vesak è sempre stato un momento di incontro per le comunità di praticanti, un momento di preghiera comune, di studio e approfondimento del buddhismo e delle sue relazioni con la società italiana, oltre che un’occasione di festa. Tra i paesi asiatici in cui la cerimonia del Vesak è una festa pubblica ci sono lo Sri Lanka, la Malesia, la Thailandia, il Singapore, il Nepal, la Sierra Leone, la Cambogia. Tra le comunità di immigrati, la festeggiano soprattutto gli srilankesi.

L’Unione buddhista italiana ha preparato un ricco programma di eventi per celebrare l’evento dal 29 al 31 maggio a Palermo. Per conoscere i luoghi in cui si svolgeranno i vari festeggiamenti in Italia si possono consultare i siti internet: www.vesak.it, www.wesak-italia.it e www.buddhismo.it.

La storia di Buddha
Siddhārtha Gautama chiamato Buddha, che significa “il risvegliato” o “l’illuminato”, è il fondatore del buddismo. Visse nel nord dell’India. La sua data di nascita e quella della sua morte sono ancora motivo di discussione. Ma il periodo in cui visse è compreso tra il 600 a.C. e il 400 a.C. In ogni caso, secondo la tradizione indiana, il principe Siddhārtha nacque a Lumbini Grove nel giorno di luna piena del mese lunare di Vesak. E nel plenilunio del medesimo mese, trentacinque anni dopo, giunse alla buddhità a Uruvela in una località oggi chiamata Bodhgaya. Infine, nel giorno di Vaisakha Purnima, trapassò a Kushinagar, a nord est di Benares, nel parinirvana all’età di ottant’anni, data che segna l’inizio dell’Era Buddista.

In virtù del suo altissimo livello spirituale, Buddha era libero dalla necessità di tornare a reincarnarsi sulla Terra. Raggiunse il Nirvana, ma prima di varcare la soglia dell’eterna beatitudine, si volse a guardare il mondo degli uomini. Li vide tormentati dalla fame, dalle lotte, dalle malattie, dall’ignoranza. Mosso a compassione per loro, pronunciò la "Grande Promessa" ossia di tornare, ogni anno, per portare a tutti il suo aiuto e la sua benedizione.

A.I.

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