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Via il reato di clandestinità. Primo sì in Senato

Approvato in commissione un emendamento del Movimento 5 Stelle: "Reato non serve a nulla, aggrava solo i costi". Ok da governo, Chaouki (Pd): "Ottima notizia".  La Lega Nord annuncia battaglia: "Pdl e Alfano siano coerenti"

Roma – 9 ottobre 2013 – La commissione Giustizia del Senato, nell'ambito dell'esame del ddl delega sulle pene detentive alternative al carcere, ha approvato oggi un subemendamento che abroga il reato di ingresso e soggiorno irregolare nel territorio dello Stato.

Presentato dai senatori del Movimento 5 Stelle Maurizio Buccarella e Andrea Cioffi, è passato anche grazie ai voti  di Pd e Sel e con il parere favorevole del governo. È solo un primo passo, perchè la modifica andrà confermata in aula a Palazzo Madama e poi anche alla Camera dei Deputati, ma potrebbe mandare in soffitta uno degli aspetti più controversi della normativa sull'immigrazione, introdotto da Lega Nord e Pdl con la legge sulla sicurezza del 2009.

Dal M5S precisano che "rimangono in piedi tutti i procedimenti per l’espulsione e tutte le altre fattispecie di reato collegati, compresi dalla Bossi-Fini. Alla prova dei fatti il “reato di clandestinità” non ha risolto nulla aggravando solo i costi per la Giustizia con meno sicurezza per le strade, senza combattere il fenomeno e lo sfruttamento legato a quest’ultimo, addirittura aggravandolo".

"ll clandestino- sottolinea ancora il M5S –  rimane comunque clandestino, ma sarà più facile procedere con le espulsioni. Con questo emendamento le espulsioni dei cittadini irregolari potranno procedere per via civile, senza inghippi, senza inutili spese burocratiche (che gravano sulle tasche dei cittadini italiani), chi troverà persone in mezzo al mare potrà salvarle senza incorrere in nessun tipo di reato. Non lasceremo più morire nessuno in maniera inumana, ci sarà più sicurezza, più legalità e più umanità".

Il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri ha spiegato così il via libera del governo: "La sanzione penale appare sproporzionata e ingiustificata e quella pecuniaria è di fatto ineseguibile considerato che i migranti sono privi di qualsiasi bene. Oltretutto il numero delle persone che potrebbero essere potenzialmente incriminate sarebbe tale da intasare completamente la macchina della giustizia penale, soprattutto nei luoghi di sbarco".

"Lo Stato deve regolare i flussi migratori in modo compatibile con le concrete possibilità di accogliere i migranti – afferma Ferri – e questo non solo per ragioni di ordine pubblico, ma anche per motivi umanitari. A persone che cercano di sfuggire da situazioni di estrema indigenza e spesso disumane dobbiamo garantire un'ospitalità dignitosa. Occorre invece continuare a punire con severità chi sfrutta e favorisce questi fenomeni migratori incontrollati che possono causare tragedie come quella di Lampedusa".

"Il parere favorevole del governo e l’approvazione dell’emendamento che abroga il reato di immigrazione clandestina rappresentano due ottime notizie" commenta Khalid Chaouki, deputato e  responsabile Nuovi italiani del Partito Democratico. "Con il voto in commissione Giustizia del Senato inizia un percorso che, in tempi rapidi, dovra’ cancellare questo odioso reato che criminalizza i sopravvissuti alla drammatica tragedia di Lampedusa e porre le basi per una nuova legge sull’immigrazione".
 
Parla di "ottima notizia" anche Andrea Mazziotti, responsabile giustizia di Scelta Civica. "Spero che l'emendamento passi anche in aula e poi alla Camera. Abbiamo sempre detto che e' un reato assurdo che non contribuisce in nessun modo a ridurre il fenomeno degli sbarchi e dei clandestini. Per questo abbiamo sostenuto anche il referendum radicale, ma sarebbe bello se il parlamento evitasse il ricorso al voto referendario. Su questo e su altri temi, come quelli della giustizia".

La Lega Nord, invece, annuncia battaglia. "L'abolizione del reato di immigrazione clandestina e' una vergogna. E' un messaggio che lanciato in questo momento puo' destabilizzare la sicurezza e i flussi migratori verso il Paese. Ci batteremo in Aula per reintrodurre il reato di immigrazione clandestina" dice Massimo Bitonci. "Il ministro Alfano e tutto il Pdl siano coerenti con quanto hanno fatto e detto fino ad oggi e pongano rimedio a questo grave errore anche perche' l'introduzione del reato di clandestinita' era stato approvato, anche con i loro voti, nella scorsa legislatura con il pacchetto sicurezza del ministro Maroni".

Non è chiara, intanto, la posizione del Popolo delle Libertà. La Lega accusa i senatori del Pdl di aver votato sì all'emendamento, ma non ci sono conferme a riguardo. Un'altra versione dei fatti vorrebbe i senatori divisi o comunque confusi, con alcuni che hanno votato subito contro, altri a favore salvo poi chiedere una rettifica. Intanto, arriva un tweet dall'ex ministro Mariastella Gelmini: "Abolito il reato di clandestinità? Ma siamo impazziti?".

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