Avrà più uomini e mezzi propri, potrà intervenire anche senza che uno Stato membro lo richieda e collaborerà nei rimpatri. Accordo tra Commissione, Consiglio ed Europarlamento
Bruxelles – 22 giugno 2016 – Nasce la nuova Guardia di frontiera e delle coste europea, che potrà essere operativa già da questa estate.
L’Europarlamento e il Consiglio sono d’accordo con la proposta presentata lo scorso dicembre dalla Commissione, che prevede più mezzi e nuovi poteri per Frontex. Il controllo delle frontiere rimarrà compito dei singoli Stati, ma nei casi di necessità dall’Europa arriverà un aiuto più immediato e incisivo rispetto a quanto visto finora.
“Questo accordo dimostra che l’Europa è in grado di agire rapidamente e con decisione per affrontare sfide comuni . Avevamo bisogno di rafforzare Frontex in modo significativo e trasformarlo in un sistema di Guardia di frontiera e delle coste europea pienamente operativo. Ora dimostreremo al mondo che l’Europa tratta la protezione delle sue frontiere come una missione comune di solidarietà” ha commentato il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker.
Secondo il ministro per la Migrazione olandese Klaas Dijkhoff, “abbiamo bisogno urgente di Guardie di frontiera Ue per rafforzare le nostre frontiere esterne in modo strutturale. Con un migliore controllo delle frontiere avremo più controllo sui flussi migratori, migliorando la sicurezza dei nostri cittadini. Sono contento che Stati membri e Parlamento europeo abbiano fatto uno sforzo per garantire che l’agenzia delle Guardie di frontiera e guardacoste Ue possa prendere il via il prima possibile”.
La proposta della Commissione prevede che la Guardia di frontiera e delle coste europee sia composta da un’agenzia europea , l’attuale Frontex, e dalle autorità nazionali responsabili per il controllo dei confini. Lo staff permanente di Frontex verrà più che duplicato e per la prima volta l’agenzia potrà acquistare autonomamente le attrezzature e utilizzarle in qualsiasi momento durante le sue operazioni. Avrà inoltre a disposizione una squadra di intervento rapida con agenti e attrezzature proprie.
Quando verranno identificate delle deficienze nel controllo dei confini, Frontex potrà chiedere agli Stati membri di prendere immediatamente delle contromisure. Nelle situazioni urgenti che mettono a rischio l’area Schengen, se quelle contromisure non sono state prese, l’agenzia potrà intervenire autonomamente sul campo anche se lo Stato interessato non glielo ha chiesto.
Frontex avrà anche un nuovo mandato per inviare ufficiali di collegamento e lanciare operazioni congiunte con Paesi Terzi confinanti, anche all’interno del loro territorio. Inoltre potrà impiegare squadre di intervento, con specialisti e personale di scorta e di sorveglianza, per i rimpatri degli immigrati irregolari. Un nuovo documento di viaggio uniforme europeo faciliterà le riammissioni.
L’agenzia sarà infine operativa anche nel contrasto del crimine internazionale e del terrorismo. Farà analisi di rischio, esaminerà i dati di persone sospette e coopererà con le altre agenzie europee e organizzazioni internazionali nella prevenzione del terrorismo.