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Viaggi senza visti per serbi, macedoni e montenegrini

Dal 19 dicembre entreranno liberamente nell’area Schengen, Italia compresa. Albania e Bosnia ancora sotto esame Roma – 30 novembre 2009 –  Dal prossimo 19 dicembre, i cittadini di Serbia, Macedonia e Montenegro potranno entrare e viaggiare nell’area Schengen senza chiedere visti di ingresso.  L’importante è che abbiano un passaporto biometrico, documento di ultima generazione che memorizza su un microchip l’impronte digitali del titolare.

Il via libera definitivo all’esenzione dai visti, dopo la proposta della Commissione e il sì dell’Europarlamento,  è arrivato stamattina a Bruxelles dal consiglio dei ministri dell’Interno dell’Ue. “Accolgo con grande favore questa decisione, che e’ una tappa molto importante nel processo di avvicinamento con questi Paesi” ha commentato il ministro francese Eric Besson al termine dell’incontro.

L’area Schengen comprende 26 Paesi: Italia, Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Austria, Grecia, Danimarca, Finlandia, Svezia, Islanda, Norvegia, Slovenia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Malta.

Le nuove regole si applicano  solo a chi viaggia per turismo, missione, affari, invito e gara sportiva al massimo per tre mesi. Quindi un cittadino serbo, macedone o montenegrino che vuole venire a lavorare in Italia, dovrà comunque passare per i flussi e chiedere un visto di ingresso per lavoro.

Anche Albania e Bosnia-Herzegovina sono candidate all’esenzione dai visti, ma per ora non hanno ancora raggiunto tutti gli obiettivi fissati dall’Unione europea. In particolare, sono sotto esame gli sforzi dei due paesi balcanici per quanto riguarda controllo delle frontiere, sicurezza dei passaporti, lotta a criminalità organizzata e corruzione, relazioni internazionali e diritti fondamentali.

Elvio Pasca

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