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Viale: “Dialogare con i Paesi di origine e transito dei flussi irregolari”

Il sottosegretario all’Interno: “L’Ue fa ancora poco, il contrasto è a carico degli Stati più esposti. Italia in prima fila”

Roma – 5 novembre 2011 – Per fermare i flussi irregolari è fondamentale dialogare con i paesi di origine e di transito degli immigrati.

Lo ha detto ieri il sottosegretario all’Interno Sonia Viale, che ha partecipato a Poznan (Polonia) alla seconda conferenza ministeriale del “Processo di Praga”. L’occasione per fare il punto sullo sviluppo del partenariato dell’Unione Europea in materia di immigrazione con i Paesi confinanti ad est e a sud/est.

Nel corso della Conferenza, è stato adottato un piano d’azione per il periodo 2012-2016 con questi obiettivi prioritari: prevenzione e contrasto alla immigrazione irregolare, promozione della riammissione, del rimpatrio volontario e del reinserimento sostenibile, immigrazione legale e integrazione dei migranti, sviluppo e mobilità.

Viale è intervenuta affermando che “l’Italia è esposta sia ai flussi migratori provenienti dal Mediterraneo meridionale che a quelli che utilizzano la rotta balcanica ed è da sempre in prima linea nel sostenere la necessità di sviluppare un dialogo strutturato con i Paesi extraeuropei di origine e di transito degli immigrati”.

“L’attuale sistema di controllo dell’immigrazione irregolare – ha aggiunto il sottosegretario – si presenta ancora debole a livello europeo ed è esclusivamente a carico dei Paesi di frontiera esterna dell’UE”. Per questo è stato espresso l’auspicio che l’Unione Europea sviluppi una sua strategia con riguardo a tutte le frontiere maggiormente esposte, a est come a sud e sulla base della effettiva situazione contingente.

In materia di migrazione legale e integrazione sono state altresì ricordate le iniziative portate avanti dall’Italia tra le quali il test di lingua per soggiornanti di lungo periodo, l’accordo di integrazione per il rilascio del permesso di soggiorno (che deve ancora entrare in vigore) e il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati SPRAR.

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