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Violenza domestica. Il permesso di soggiorno per le vittime è legge

Sì definitivo del Senato. Le nuove norme aiuteranno le immigrate a sfuggire a partner ed ex violenti e a denunciarli

Roma – 11 ottobre 2013 – Le disposizioni urgenti contro la “violenza di genere” sono diventate legge. Mercoledì era arrivato il via libera della Camera e stamattina, dopo una discussione lampo,  il Senato ha convertito definitivamente il decreto del governo che, tra le altre cose, introduce anche una tutela in più per le donne straniere vittime di violenza domestica.

Tra le altre cose, il provvedimento inasprisce le pene per maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e atti persecutori (stalking) e prevede misure come l’allontanamento immediato da casa dei sospetti colpevoli, l’assistenza legale gratuita per le vittime e una priorità dei processi per questo genere di reati. Vengono anche stanziati 10 milioni di euro per finanziare un Piano d'azione anti-violenza e la rete di case-rifugio.

L’articolo 4 della nuova legge introduce il “permesso di soggiorno per le vittime di violenza domestica”, che può essere rilasciato dalla Questura a cittadini comunitari ed extracomunitari, su proposta o con il parere favorevole della Procura della Repubblica. Succederà quando nel corso di indagini per maltrattamenti familiari, lesioni personali, mutilazioni genitali, sequestri di persona, violenza sessuale o atti persecutori commessi in Italia “in ambito di violenza domestica” verranno accertate “situazioni di violenza o abuso nei confronti di uno straniero” e la sua incolumità è in pericolo perchè vuole sottrarsi alla violenza o collabora con gli inquirenti (ad esempio denunciando il colpevole).

Lo stesso permesso potrà essere rilasciato anche se le situazioni di violenza o abuso emergono nel corso di interventi assistenziali dei centri antiviolenza, dei servizi sociali territoriali o dei servizi sociali specializzati nell'assistenza delle vittime di violenza. Saranno questi soggetti a inviare una relazione al Questore con tutti gli elementi che gli permettano di valutare “la gravità e l’ attualità” del pericolo per l'incolumità' personale, e comunque sarà richiesto un parere dell’autorità giudiziaria.

Ma cosa di intende per violenza domestica? Il decreto lo spiega nel dettaglio: “Uno o più atti, gravi ovvero non episodici, di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica che si verificano all'interno della famiglia o del nucleo familiare o tra persone legate, attualmente o in passato, da un vincolo di matrimonio o da una relazione affettiva, indipendentemente dal fatto che l'autore di tali atti condivida o abbia condiviso la stessa residenza con la vittima”.

Infine, se sono stranieri, viene introdotta un’ulteriore sanzione per gli autori della violenza. Una volta condannati, anche con sentenza non definitiva, potrà essere loro revocato il permesso di soggiorno e scatterà l'espulsione.

EP
 

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