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Visti per gli Usa: il 5 novembre scade il bando per la lotteria “Green Card”

L’ambasciata americana a Roma mette in guardia su truffe ben congeniate da parte di chi, simulando una pagina Internet apparentemente simile a quelle del governo Usa, cerca di farsi inviare soldi da chi ha fatto domanda per partecipare alla lotteria

Roma, 31 ottobre 2011 – Famosa da tempo come la “lotteria della greencard”, ora si chiama, in modo piu’ politicamente corretto, Diversity Immigrant Visa Program e si affida ad un computer per l’estrazione che ogni anno apre le porte del sogno americano a 50mila immigrati da tutto il mondo.

Ma da quando la lottery e’ sbarcata su Internet, bisogna stare attenti alle truffe ben congeniate da parte di chi, simulando una pagina Internet apparentemente simile a quelle del governo Usa, cerca di farsi inviare soldi da chi ha fatto domanda per partecipare alla lotteria. E’ la stessa pagina Internet dell’ambasciata americana a Roma che avvisa – nella sezione in cui spiega modi e tempi per presentare la domanda per la prossima lottera, il cui bando scade il prossimo 5 novembre – del rischio di “scam”, cioe’ di “truffe da parte di siti che fingono di essere siti governativi”.

“Alcuni di questi siti richiedono l’invio di soldi per poter completare la domanda”, si legge ancora sul sito dell’ambasciata che sottolinea che in realta’ non e’ necessario pagare nulla per potere scaricare e compliare il formulario elettronico. “Se ricevete un mail in cui si notifica che la vostra richiesta e’ stata accettata e dovete inviare del denaro ad una data persone per poterla fare andare avanti, siete vittima di una truffa”, si legge a chiare lettere sul sito dell’ambasciata.

Da uno di questi siti partono, per esempio, delle mail in cui si comunica che il ricevente e’ stato estratto per la green card e deve inviare 879 dollari, attraverso sistemi di trasferimenti di denaro, ad un “agente dell’ambasciata americana” a Londra – di cui si fornisce nome e indirizzo – per “le spese di segreteria che il dipartimento di Stato dovra’ sostenere”. A prima vista l’email sembra essere partita veramente dal dipartimento di stato, ma ad un lettore attento la frode appare evidente dall’indirizzo che non termina con lo state.gov. del Dipartimento di Stato.

In realta’ i fortunati – tra le decine di migliaia che presenteranno la domanda che richiede che si abbia come minimo un diploma di scuola superiore o due anni di esperienza di lavoro qualificato – che vederanno scegliere la propria domanda dal computer nell’estrazione verranno avvisati non tramite un’email ma attraverso la vecchia – e in questo caso piu’ sicuro – posta tramite una lettera del dipartimento di Stato.

IL SITO CON LA PROCEDURA PER PARTECIPARE AL BANDO

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